Rossi deluso: "Tiriamo fuori il carattere"
L'estetica non ci serve a niente, dobbiamo essere più concreti». Tanto di cappello a una Sampdoria che molto deve all'ex romanista Antonio Cassano. «La partita è cambiata dopo una sua magia». Ed ora il momento della Lazio diventa nero anche se Rossi sembra abituato a gestire certe situazioni. «In ogni campionato ci sono momenti difficili da superare e questo è uno di quelli. Adesso però devono venir fuori i veri valori di questa squadra, quando le cose vanno bene è tutto troppo semplice». E soprattutto per lui, mai così contestato, adesso viene il bello. «Ora dovrò prendere delle decisioni. Domenica si torna in campo e come ho fatto in questi giorni continuerò a fare delle scelte». Per l'ennesima volta la difesa si ritrova a recitare il mea culpa. Troppi i gol subiti in queste prime ventuno giornate, troppi su palla inattiva. «Non capisco perché prendiamo sempre gol a difesa schierata anche se marchiamo a uomo, dobbiamo essere più concentrati, non ci sono altre spiegazioni». Contro il Milan Delio Rossi cambierà nuovamente le carte in tavola. Potrebbe mancare Rocchi ma il modulo sarà sempre lo stesso, su questo il tecnico non transige: «Possono cambiare gli interpreti ma gli attaccanti saranno sempre tre, cambierà la loro posizione a seconda delle loro caratteristiche». E dopo le ultime pesanti sconfitte il popolo laziale si pone una sola domanda: bisognerà intervenire sul mercato? Delio Rossi ne parla costantemente con Lotito ma la sua raccomandazione è quella di evitare dei riempitivi. «Voglio solo giocatori di qualità, superiori a quelli che già abbiamo. Altrimenti lasciamo stare». La sua panchina intanto comincia seriamente a traballare nonostante il patron continui a dimostrargli fiducia illimitata. L'impressione è che Rossi stia vivendo un momento di grande confusione e che dopo ventuno giornate la sua Lazio non abbia ancora trovato la propria dimensione. L'ombra di Donadoni avanza sempre di più.