Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Reja rivoluziona il Napoli

default_image

  • a
  • a
  • a

..Un anno fa al «Franchi» finì 1-0, gol di Vieri per i toscani e pareggio più volte sfiorato da Sosa, questa sera dovranno brillare «gli occhi della tigre», almeno è quanto spera Reja che scuote i suoi: «Le critiche sono esagerate, è da un anno che otteniamo risultati straordinari. Ma adesso basta alibi, si volti pagina. Si vinca o si perda a Firenze, mi interessa che la squadra mostri il cipiglio combattivo e determinazione. L'obiettivo è la Uefa e ce la giocheremo fino in fondo». Il giocattolo rischia di rompersi e allora il tecnico friulano ci mette la faccia e protegge i suoi pubblicamente, ma nello spogliatoio si è fatto sentire: fuori il carattere e la serietà anche perché sono tornate a circolare voci sulla passione di alcuni giocatori per la movida partenopea. Ma la flessione del Napoli ha anche una spiegazione tecnica: la condizione fisica calante (si fa sentire l'Intertoto), il modulo ingessato nel 3-5-2, poca qualità, Lavezzi e Hamsik a parte, e i ricambi non adeguati. Il dg Marino sta lavorando per accontentare gli esigenti tifosi che, delusi dal mercato, hanno fischiato il patron De Laurentiis domenica scorsa. Si fanno i nomi di Jesus Datolo, centrocampista sinistro del Boca, o di Yacob del Racing Avellenada. Nell'attesa si cambia. Rivoluzione in difesa: Cannavaro va sulla destra, al suo fianco Rinaudo e Aronica (per Contini fermato dal giudice sportivo). Maggio e Mannini gli esterni, in mezzo Gargano, Pazienza e Bogliacino, causa squalifiche di Hamsik e Gargano. In avanti ancora fiducia nella coppia Lavezzi-Zalayeta, il che ripropone il dualismo con Denis. I campani hanno scelto il treno per raggiungere la Toscana dove nel frattempo Cesare Prandelli rompeva il silenzio lungo sessantatré ore: «Non dobbiamo sentirci vittime e si deve andare avanti per la nostra strada, quella del gioco e della determinazione, dimostrata contro il Milan e la Juventus». L'allenatore viola è ancora amareggiato per le sviste arbitrali e dice sì alla moviola in campo: «Chi non vuole aiutare questo sport? Chi non vuole la moviola in campo? Permetterebbe di avere equità nei giudizi e, nello stesso tempo, toglierebbe pressioni e responsabilità agli arbitri. Penso che ci sia la possibilità di migliorare questo calcio, dobbiamo alimentare questo sogno». Ne ha anche per alcuni striscioni dei tifosi («Collina come Pairetto», «Ora basta, rispetto o guerra»): "Dico no a qualsiasi tipo di violenza e chiedo ai fan di starci vicino». C'è da pensare al Napoli e i dubbi sulla squadra da mandare in campo sono tantissimi. L'influenza ha colpito Kroldrup e altri giocatori gigliati, fuori invece per infortunio Kuzmanovic sostituito da Donadel. Un dubbio a sinistra tra Gobbi e Pasqual, febbricitante. Al centro della difesa rientra Dainelli, assente da due mesi, sulla destra torna Comotto che ha scontato il turno di squalifica. In avanti ancora fiducia a Jovetic. Ventiquattro uomini in campo, un solo osservato speciale: il fischietto di Bologna Nicola Rizzoli. Su di lui, c'è da scommettere, occhi ben aperti e riflettori puntati.

Dai blog