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di GIANFRANCO GIUBILO

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Del terzetto di testa gioca in casa il solo Milan che riceve il Genoa, la somma dei punti in classifica assegna alla sfida del Meazza il vertice dell'interesse. Corre i suoi rischi la capolista a Catania dove, avverte con la consueta eleganza di toni Pietro Lo Monaco, «avrà contro tutta una città», Mourinho si preoccupa, più che dei rischi ambientali, delle pesanti assenze, soprattutto in difesa, però torna Ibra, professione matchwinner. In apparenza meno complesso l'impegno della Juventus contro l'Udinese colabrodo degli ultimi mesi, però i friulani valgono più della loro modesta classifica, si affidano a un cambio di vento degli umori di una sorte finora arcigna. Nella corsa all'Europa, scontro diretto a Firenze, ospite il Napoli in flessione, in una delle tre classiche del turno, le altre a Milano e Genoa, ma pesanti interessi in gioco anche all'Olimpico di Roma, il Palermo veleggia con un solo punto di ritardo dai giallorossi, in splendido momento ma tuttora penalizzati dai disastri della fase di avvio. Per i romani ancora un test senza alternative, se vogliono continuare a coltivare ambizioni all'altezza del loro rango, i siciliani potrebbero essere indotti dalla loro posizione a venire a giocarsela a testa alta, a Spalletti non dispiacerebbe. Torna Francesco Totti, la mancata convocazione sancisce l'addio a Panucci, ingiusto attribuire torti e ragioni a senso unico, rimane il dubbio che la reazione, sbagliata, possa essere stata indotta fidando nel caratterino di Christian. A Marassi, di fronte a una Samp non lontana dalla zona rossa, cerca il riscatto la Lazio, i giocatori obbligati a dare il massimo anche per il loro tecnico, che in questi anni non ha ofefrto reali motivi di contestazione. Ma occorrerà ritrovare concentrazione e feroce voglia di battersi, spesso il talento non basta.

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