dall'inviato Alessandro Austini ...
Ora la zona Champions è a tre lunghezze. E la Roma di ieri ha lanciato un messaggio forte e chiaro a tutte le concorrenti, senza neanche scomodare Totti, in panchina per tutta la partita. Per i giallorossi è il terzo successo di fila, mentre la squadra di Reja bissa la sconfitta di Verona ed esce ridimensionata dalla sfida-verità. Devastante la prova di De Rossi & Co., anche se nell'analisi della partita va considerato l'aiutino che spiana la strada verso i tre punti: Mexes è in fuorigioco quando porta in vantaggio i suoi. Ma i meriti della Roma vanno ben oltre la svista del distratto assistente Nicoletti. Si dice spesso: la miglior difesa è l'attacco. Stavolta vale l'esatto contrario. Sono infatti i due centrali giallorossi ad avviare il successo, entrambi di testa su assist di Pizarro, e a cancellare dal campo Lavezzi e Zalayeta. Nella Roma il cileno fa il trequartista dietro a Baptista e Vucinic, in difesa a destra c'è Cassetti e non Panucci che rifiuta la panchina e va in tribuna. I due attaccanti di Spalletti si muovono tanto e mettono subito alle corde la difesa azzurra, mai vista così in difficoltà. La sfida si decide nei primi venti minuti. Al 6' Zalayeta stoppa un pallone in area prima con la spalla e poi con il braccio, batte Doni e Morganti convalida tra le proteste della Roma, ma è l'assistente Romagnoli a correggere la decisione: gol giustamente annullato. La Roma sfiora il vantaggio al 15' con Brighi, tre minuti dopo arriva il gol, irregolare anche questo. Ma stavolta l'altro assistente vede male. Pizarro calcia una punizione sul secondo palo, Mexes anticipa tutti di testa: il francese è in fuorigioco nel momento in cui parte il pallone. Impressionante il silenzio che cala sul San Paolo, fino a quel momento una bolgia. Il Napoli accusa il colpo e prova a scuotersi con Lavezzi su punizione, Doni è attento. Poi è ancora la Roma a colpire. Pizarro, stavolta dalla bandierina, trova la testa di Juan che supera Gianello. L'azione nasce da un retropassaggio senza senso di Mannini: Reja si mette le mani nei capelli. La Roma passeggia contro un Napoli smarrito: clamoroso l'errore di Baptista al 40'. Nella ripresa entra Aquilani per Pizarro e il centrocampista romano è subito decisivo: assist per Vucinic che stende il Napoli con la terza rete. Il montenegrino è bravo a recuperare un pallone al limite dell'area e a trovare il varco giusto dopo lo scambio con il numero 8 giallorosso, che poco dopo viene colpito con una gomitata in testa da Contini. Solo ammonizione e Aquilani rientra in campo con una fasciatura. Le emozioni non sono finite. Doni si supera sulla girata di Zalayeta, Gianello devia sul palo il destro di Taddei. Poi Reja sostituisce Zalayeta con Denis e metà San Paolo fischia il tecnico. Dall'altra parte Spalletti richiama Vucinic e Taddei e dà spazio a Menez e Perrotta. Gli ultimi sussulti li regalano Baptista e Aquilani che graziano il Napoli. Ma va benissimo così. La migliore Roma della stagione cancella la delusione di coppa Italia e torna a Trigoria con tre punti pesantissimi. Mercoledì c'è il Palermo, domenica la Reggina: altri due esami Champions dopo la promozione a pieni voti del San Paolo.