All'ultimo respiro

Decisiva la scelta tattica del coach di puntare sui 4 piccoli, De La Fuente al fianco di Hutson, che ha alzato la pressione della difesa e consentito alla Lottomatica di correre. Evidentemente le raccomandazioni della vigilia di Nando Gentile, accolto dalla standing ovation dei suoi ex tifosi, sono state spazzate via dalle folate che la Eldo ha saputo imprimere alla partita. La buona partenza, 1-9, con Jaaber sugli scudi, ha probabilmente innescato un meccanismo perverso di appagamento nella mente dei capitolini. Che, mollicci come non mai hanno alzato la barra del pedaggio per l'ingresso nella propria area pitturata agli scatenati avversari quasi che alcuni di questi, Diaz e Di Bella su tutti, avessero in tasca un Telepass. Il portoricano Diaz, che evidentemente con la Lottomatica deve avere un conto aperto, ha scherzato con la poca resistenza oppostagli. Caserta, ha preso coraggio. Gentile ha trovato nel solo Brezec un minimo antidoto alle scorribande campane. Il corpaccione del lungo sloveno per un po' ha opposto resistenza ma nessuno dei suoi compagni di reparto gli si è accodato e così la Eldo ha raggiunto il massimo vantaggio (42-35) limato da Becirovic per il 42-37 che ha accompagnato al riposo le contendenti. Ancora Roma in difficoltà, ma sempre attaccata alla partita e in grado di chiudere, anche con una spruzzatina di zona, sul -4 al 30' (57-53). Poi Caserta, orfana del funambolo Diaz bloccato da problemi allo stomaco, ha allungato fino al 69-59 firmato da Slay. Qui Gentile ha giocato la sua mossa: 4 piccoli dando fiducia a Jennings, opaco al tiro ma in gradi servire un paio di palloni decisivi ad Hutson, fondamentale insieme a Datome. Aggancio e sorpasso sotto lo striscione d'arrivo. E ora c'è la Top 16 d'Eurolega. Si parte giovedì contro Badalona con una squadra stanca ma tonificata dalle vittorie.