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Roma "punita" dall'arbitro

COPPA ITALIA INTER ROMA

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Nella quale perviene anche al momentaneo pareggio, e sfiora più volte i tempi supplementari, costringendo i nerazzurri a chiudersi in dieci uomini nel finale. Il ritmo dell'incontro è subito alto, lo si vede fin dai primissimi minuti. Perrotta è il più attivo dei suoi, e già al settimo si fa vedere con un colpo di testa in area che finisce a lato. Subito dopo l'episodio che potrebbe cambiare la gara per la Roma: Vucinic entra nell'area dell'Inter, Samuel e Burdisso lo contrastano con qualche spinta di troppo. Il montenegrino finisce a terra e nel cadere spinge di mano la palla in rete. Lui vorrebbe il rigore, Orsato, increbile ma vero, gli regala l'ammonizione. Non si fa a tempo a protestare che Toldo, poco dopo, con un calcione rinvia sulla trequarti. Ibra allunga di testa per Adriano, Juan e Riise riescono nel disastro meno atteso: si ostacolano tra loro e la stoppano per il brasiliano, che entra in area. Cicinho scivola due volte, Mexes non interviene per paura del rigore, e allora per Adriano è davvero troppo facile battere Artur di sinistro. La Roma accusa il colpo, l'Inter prova subito il ko. Al 20esimo gran cross di Maicon e splendida girata in porta di Stankovic, Artur è battuto ma la traversa lo salva. Poco dopo Riise è un fantasma sulla sinistra, sbaglia il fuorigioco e lascia Ibra tutto solo davanti ad Artur. Lo svedese prova lo stesso pallonetto che in campionato contro Doni aveva sbloccato la gara all'Olimpico, ma stavolta il portiere giallorosso è prontissimo e sventa in angolo. Il ritmo non cala mai, un minuto dopo è ancora Perrotta, il più pericoloso dei suoi, che prova a sorprendere Toldo, attento però sul suo palo. E' fenomenale invece su Brighi alla mezz'ora. Il suo destro dal limite è la miglior occasione per la Roma, il tiro incrociato è angolatissimo ma Toldo ci arriva con la punta delle dita e devia in angolo di pochissimo. La Roma pur senza Totti è viva, sempre in grado di mettere in crisi Samuel e compagnia. Manca la stoccata però, anche perché Baptista gioca più decentrato e Vucinic non è al massimo, esce anzi per infortunio dopo un'ora di poca sostanza. Ma la Roma c'è e parte forte anche nella ripresa, con Perrota che continua a spingere e la squadra che palla a terra mette in crisi l'Inter. Il pareggio di Taddei con un destro fortissimo du palla vagante in area è casuale solo per il nome dell'autore del gol. Perché proprio lui avrebbe dovuto lasciare il posto a Pizarro, se Vucinic non si fosse infortunato un minuto prima. L'euforia per il meritato pareggio però dura pochissimo, perché dopo un minuto torna in vantaggio l'Inter. Da una punizione dalla trequarti di Cambiasso Samuel è solissimo, ma in netto fuorigioco. Sul suo colpo di testa Artur fa il miracolo, ma Ibra sulla respinta insacca a porta vuota. Nonostante lo shock la Roma non molla, e alla mezz'ora Pizarro chiama ancora una volta Toldo al gran intervento in corner. Spalletti butta dentro Menez e Aquilani, e proprio il centrocampista appena entrato ha una grande occasione per pareggiare. Il suo tap in di destro finisce però sull'esterno della rete. Le scintille nel finale tra Ibra e Mexes sono a salve. Passa l'Inter, ma che rammarico per la Roma. Soprattutto, ma non solo, per quel fuorigioco.

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