Rivoluzione Lazio
La gara di domani all'Olimpico vale la semifinale di Coppa Italia, il tecnico però sceglie un turn-over totale anche pensando ai tre impegni di campionato ravvicinati: domenica il Cagliari in casa, mercoledì la trasferta di Genova con la Samp, il primo febbraio posticipo notturno con il Milan sempre all'Olimpico. E allora la coppetta, che pure è una carta di riserva importante per provare a tornare in Europa, non scatena entusiasmi né per il pubblico (venduti pochissimi biglietti), né per l'allenatore. Anche se, come detto, gli infortuni di Lichtsteiner, Meghni, Foggia e Pandev, tutti recuperabili per il campionato, aumentano i cambi previsti in un primo momento (saranno addirittura nove). Ieri è stata provata una formazione che non dovrebbe essere molto lontana da quella che comincerà la gara col Torino: Muslera in porta, difesa tutta nuova con De Silvestri, Siviglia, Cribari e Kolarov, centrocampo a tre con Brocchi, Dabo e Mauri, tridente leggero con Del Nero e Zarate dietro a Makinwa, all'ultima partita con la maglia della Lazio. La presenza del nigeriano è l'incognita più grande tanto che non si può escludere il recupero di Rocchi. Dabo, squalificato per domenica, si sposterà in regia così come ci sarà una possibilità importante per Mauri dopo la tristissima tribuna contro la Juventus. Oggi la rifinitura chiarirà gli ultimi dubbi con la speranza che Rossi ripeschi qualche altro titolare per non rischiare troppo seppure contro un Torino in caduta libera.