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Nel posticipo dell'Olimpico il tecnico rilancia Lichtsteiner dall'inizio

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La notte degli esami

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Il test è di quelli seri, probanti, anche se la Vecchia Signora scende a Roma con una formazione rabberciata: l'imboscata potrebbe essere dietro l'angolo. Delio Rossi cerca la prima vittoria contro una grande in campionato: da quando siede sulla panchina laziale non ha mai centrato un successo. Cercherà di farlo questa sera, presentando per dieci undicesimi la stessa formazione che ha vinto otto giorni fa a Reggio Calabria: l'unica novità potrebbe essere rappresentata da Lichtsteiner al posto di De Silvestri. Ancora una volta sarà tridente, con Pandev, Zarate e Rocchi pronti ad andare all'assalto del fortino bianconero. «La Juve è un avversario tosto, per Dna e caratteristiche tecniche - ammette Rossi in conferenza stampa - servirà una partita perfetta sperando che basti. Ma al di là della Juventus mi interessa vedere l'atteggiamento che terrà la mia squadra. Dopo Calciopoli giocheremo alla pari? Pensavo di giocare alla pari anche prima dello scandalo: se avessi avuto degli elementi probanti avrei fatto una denuncia. Avevo semplicemente delle sensazioni, ed evidenziare una situazione del genere sarebbe stato come abbaiare alla luna». La Lazio, dopo aver raggiunto quota trenta punti, cerca un ulteriore salto di qualità in termini di entusiasmo e consapevolezza dei propri mezzi. Ma il tecnico alleggerisce di responsabilità la propria squadra caricando tutto sulle spalle dei bianconeri. «E' una partita decisiva per la Juventus, non per noi: continuo a credere che questo scudetto può perderlo soltanto l'Inter. Ma un giocatore che indossa la maglia bianconera sa che arrivare al secondo posto significa fallire. Non temo la Juve, la rispetto. Del Piero è un campione, un esempio. Saremo artefici del nostro stesso destino, non dobbiamo guardare la classifica oggi, ma a fine marzo: per il momento dobbiamo pensare solo a mettere fieno in cascina. Meghni? E' gratificante vedere i suoi miglioramenti, talvolta i progressi di un giovane valgono più di uno o due punti in classifica. Vuol dire che hai lavorato bene accrescendo un patrimonio della società». L'ultima battuta è sul vecchio flirt della Juve per Rossi. «Fa parte del passato - conclude il tecnico - non c'è stato niente e anche se ci fosse stato qualcosa non avrebbe senso parlarne oggi: è un discorso chiuso. La Juve ha intrapreso una strada, io un'altra».

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