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I biancocelesti giochino senza timori

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Felici scelte estive e un buonissimo avvio, non sempre premiato secondo meriti, hanno portato i romani vicini alla zona più nobile della classifica, il confronto con la Juventus possono affrontarlo senza alcun tipo di soggezione. Anche perché è giusto sottolineare come la runner-up dell'Inter arriva all'Olimpico con il peso di assenze significative: fascia destra decimata, Buffon a casa come Iaquinta e soprattutto Chiellini, ma il carattere della Juve non conosce flessioni, per la Lazio ci vorrà l'ispirazione dei giorni migliori. L'altro atto del derby incrociato vede la Roma salire a Torino, penalizzata dall'emergenza che ormai è una regola, come nel recupero Julio Baptista unica punta per i guai di Vucinic, a casa anche lo squalificato Perrotta e Doni, che per troppo tempo ha dovuto giocare in condizioni fisiche tutt'altro che splendenti. Dubbio tra Menez e Aquilani, il presidio sicuro è sempre De Rossi: che sembrerebbe insensibile, per il momento, al fascino delle carovane di cammelli provenienti dalle oasi mediorientali. Resta elevato il gap tecnico tra le due formazioni, ma la disperazione del Torino, che al momento sarebbe in B, complica la vita alla legione di Spalletti, chiamata all'ennesima prova decisiva per gli obiettivi futuri. Nella zona alta, trasferta logisticamente agevole, ma ricca di insidie tecniche, per l'Inter che si sposta a Bergamo, buone prospettive per il Napoli a Verona, in attesa di ricevere la Roma al San Paolo dopo la virata. Nel prologo della vigilia, un po' di meritata fortuna per il Siena, che una volta tanto ha raccolto oltre i meriti. A San Siro, dove saliva la Fiorentina a leccarsi le ferite dopo la caduta con il Lecce, occhi puntati su Kakà, il tifoso può fregarsene altamente dei pozzi di petrolio in arrivo, al club qualche perplessità è giusto accordarla. Si è professionalmente impegnato, il brasiliano, ma la ribalta se l'è guadagnata il suo amico Pato, grandissimo gol, ancota!, e grandi giocate, ai viola manca un rigore, decisivo Abbiati in un paio di episodi, Milan solido al terzo posto.

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