Una pantera
«La prima volta che sono entrato all'Olimpico - ricorda - è stata un'emozione grandissima. Sessantamila spettatori che gridavano il mio nome e intonavano una canzone in mio onore». La Pantera di Hutteldorf (così come lo chiamavano nel Rapid Vienna), dunque, divenne ben presto Er Pantera. «Tra i ricordi più belli - prosegue - un posto spetta al derby vinto 3-1 contro la Lazio. Il più brutto, invece, proprio il giorno dell'addio alla Roma». Il problema accusato al tendine di Achille e l'età non più floridissima indussero Capello a lasciar partire il giocatore che, gioco del destino, si accasò al Venezia di Luciano Spalletti. «Una persona straordinaria - sottolinea in merito all'attuale tecnico giallorosso - che, rispetto ad allora, è cresciuta moltissimo professionalmente». Quella al Venezia fu l'ultima stagione agonistica, ma il calcio non ha mai abbandonato la vita di Michael. «Continuo ad allenare i bambini della mia scuola calcio dedicata ai portieri, inoltre, faccio il giornalista sportivo». Konsel, infatti, è commentatore del campionato austriaco per una pay tv e scrive di calcio per uno dei più importanti quotidiani del suo Paese, il Kronen Zeitung. Ciò nonostante resta soprattutto uno sportivo, appassionato di sport estremi, di sci e di tennis. Ama le moto potenti e va pazzo per i kart. Qualcos'altro? L'interesse per la musica classica e il per teatro.