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Il portiere dell'ultimo scudetto laziale consiglia il collega Marchegiani: «Sulle punizioni eviti una barriera folta»

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«Del Piero ha sempre calciato benissimo, ma è migliorato nel corso degli anni. All'inizio non era uno specialista vero e proprio, negli ultimi tempi la sua percentuale realizzativa sulle punizioni è decisamente migliorata». Come si ferma Del Piero su punizione? «Credo che sia fondamentale innanzi tutto veder partire il pallone mantenendo una posizione piuttosto accentrata. Questo atteggiamento ti consente di poter intervenire su entrambi i lati della porta. Del Piero è bravissimo, può piazzare la palla sia sul palo del portiere che sopra la barriera, calciando anche molto forte». Platini ha dichiarato che i nuovi palloni facilitano il compito degli specialisti. «In parte è un discorso condivisibile. I palloni non sono più «leggeri» anche perchè il regolamento impone il peso della palla, ma sono decisamente più elastici rispetto a quelli di un tempo. Quindi arrivano in porta con maggiore velocità, ed è questo che mette in difficoltà i portieri. Però è anche vero che oramai le nuove generazioni lavorano quotidianamente con questo tipo di palloni, quindi anche la sorpresa dell'elasticità dei nuovi palloni è relativa». Cos'è cambiato, allora rispetto a qualche anno fa? «E' cambiata l'applicazione: oggi gran parte dei gol nasce dai calci piazzati. Gli allenatori puntano molto sugli schemi da palla inattiva, e gli specialisti perfezionano quotidianamente la loro tecnica. Rispetto a dieci anni fa si lavora molto di più sulle punizioni, e il lavoro porta inevitabilmente a risultati positivi». Non sarebbe il caso di mettere un uomo sul palo in occasione delle punizioni degli specialisti? «No, io non metterei mai l'uomo sul palo, anche perché ti ritroveresti il resto della squadra avversaria a un metro dalla porta, con molti giocatori davanti che ti ostacolerebbero ancor più la visuale». Quale consiglio darebbe a Carrizo? «Eviterei di mettere una barriera molto folta: è fondamentale veder partire il pallone. Serve una barriera maggiormente caricata sul palo di riferimento, ma non troppo. Non servono altri accorgimenti particolari tipo quelli utilizzati dal Real Madrid, altrimenti si rischia di facilitare il compito degli specialisti: con Del Piero gli spagnoli hanno fatto una figuraccia». Se fosse Carrizo, chiederebbe ai suoi compagni di evitare falli a ridosso dell'area? «Secondo me le raccomandazioni servono a poco: quando hai davanti a te giocatori ispirati, devi fare qualcosa per cercare di limitarli. Se entri in campo condizionato e ti imponi di non fare fallo, questi qui il modo di farti gol lo trovano comunque. Limitare gli attaccanti dell Juve non è facile». C'è un modo per difendersi dalle punizioni di Del Piero? «C'è sempre un modo per fermare chi calcia in porta. E' ovvio che l'attaccante abbia un vantaggio psicologico, ma si può sempre porre rimedio a un tiro a rete: il portiere è lì per quello. Detto tra noi, da 25 metri e con una barriera davanti è più difficile far gol piuttosto che parare un tiro».

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