È giunta l'ora di rilanciare Muslera
..)discorrendo. Arriva la Juve e veniamo a sapere che - beato lui - Ranieri ha il dubbio su quale portiere schierare nonostante uno dei due di cui dispone sia addirittura Gigi Buffon. Pensa un po' tu com'è ingiusta la vita!... Loro possono permettersi di tenere fuori Buffon mentre noi già sappiamo che schiereremo Carrizo, il portiere che ci ha fatto conquistare il poco invidiabile record di squadra con la peggior media gol/tiri subiti (ineguagliabile il picco di domenica scorsa a Reggio Calabria: due gol con un solo tiro su azione). Arrivato a caro prezzo dopo una caccia durata oltre un anno, «sto Carrizo» ci era stato presentato come il Peruzzi sudamericano e perciò, quando lo vediamo in tv girarsi a guardare con aria stupefatta il pallone che lo ha appena scavalcato, ci stropicciamo gli occhi nella convinzione di esserci assopiti sul divano e di aver avuto un incubo, perché un emulo di Peruzzi quel pallone l'avrebbe afferrato con una mano sola. Chiedo lumi agli amici che sanno di calcio e conoscono tutti i segreti di Formello per capire come sia stato possibile ritrovarsi in questa situazione. Mi dicono che neppure loro sanno darsi una spiegazione del flop più fragoroso del campionato. Forse, aggiungono, i preparatori di portieri della Lazio, spaventati dalle temerarie tendenze del ragazzo a far «gambete» e giochini varii, lo hanno castrato e imbastardito, togliendogli anche la sua unica dote: la baldanza argentina. La spiegazione mi sembra plausibile, mentre meno plausibile mi sembra la seconda cosa che gli amici mi dicono: che, cioè, l'altro portiere sudamericano della Lazio, il giovane Muslera, si è messo ormai alle spalle l'hellzapopping di 16 mesi fa col Milan ed è ormai regolarmente più brillante ed efficiente dell'uomo al quale fa da vice. Mi riesce difficile crederci, però, provare per provare, io Muslera lo butterei dentro lo stesso. Magari fa bene pure a Carrizo.