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Il barese si ripresenta dopo due forfait e l'interruzione per pioggia di ottobre

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Qualcuno? Ma non è che finora sia stato proprio il diretto interessato a trovare qualche scusa per rimandare il faccia a faccia? Purtroppo questa domanda è destinata a non trovare risposta, a meno che non sia proprio lui a concedersi a taccuini e microfoni. Difficile. Stasera dovrebbe scendere in campo, dal primo minuto e fino a quando Mazzarri gli concederà di restarci. C'è da incrociare le dita visto che i precedenti non sono confortanti. Lo scorso anno Cassano saltò la sfida nello stadio romano per un'ammonizione presa la settimana precedente contro la Fiorentina. La sua scenata è rimasta negli occhi di molti: quando Gava gli ha sventolato in faccia il cartellino giallo ha cominciato a piangere a dirotto, si è strappato la maglietta di dosso prima di gesticolare contro il direttore di gara. Quasi per lui quella contro Totti e compagni fosse stata la partita della vita. Oppure la sceneggiata studiata a tavolino gli è riuscita benissimo. Invece per l'incontro di Coppa Italia del 29 gennaio 2008 una lombalgia sospetta lo blocca di nuovo e arrivederci. L'opportunità torna in questa stagione, ma dopo cinque minuti e venti secondi la partita è interrotta per un violento nubifragio. Stasera Spalletti lo aspetta da avversario. «Lui può far comodo a chiunque, ha fatto vedere di essere un grandissimo calciatore che fa parlare di se, anche per un eventuale mercato importante che lo riguarda. Per noi potrebbe essere un problema in più». Tornerà di nuovo nella città dove ha ancora una villa all'Axa nella quale ha trascorso il Capodanno. Stavolta, però, la bottiglia di spumante spera di stapparla la squadra di Spalletti.

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