Caccia aperta ai campioni d'Italia

Guadagna qualcosa il Milan, bella partita all'Olimpico, ma il pari con la Roma non soddisfa le ambizioni delle due contendenti. La zona Europa resta compatta, la sola a non contrarre debiti con la fortuna è la Lazio: forse nei preventivi una vittoria a Reggio, però legittima e autoritaria nonostante sbandamenti difensivi, e dello stesso Carrizo, che stanno divenendo un po' troppo ricorrenti. Una promozione piena per il tridente, ancora una volta Pandev nel ruolo di risolutore e Zarate in quello di assistman, con Rocchi pronto a spendere energie perfino in difesa. Resta da vedere quanta fiducia potrà confermare a questo modulo Delio Rossi quando la Lazio dovrà affrontare trasferte di più nobile livello e dunque ben più sensibili rischi di squilibrio, ma intanto la posizione è gratificante, oltre che pienamente meritata. La Juventus, ora a quattro punti alla vetta, non ha cancellato le ruggini della sosta, un ottimo Siena costretto alla resa dalla ormai solita illuminazione di Del Piero su calcio piazzato e anche dalla grande prova di Amauri, onesto Ranieri nel riconoscere che i toscani avrebbero avuto diritto a miglior risultato. Neanche il Napoli ha incantato, la barricata del Catania avrebbero potuto abbatterla il miglior Lavezzi e il miglior Hamsik: invece l'argentino era reso molle da postumi influenzali, lo slovacco poco ispirato, fino a sbagliare un rigore. Tuttavia proprio il San Paolo ha offerto la nota più curiosa del pomeriggio, una pazzesca decisione arbitrale: fischio del riposo con Morimoto lanciato in area e in gol, anche se difesa e portiere si erano un po' fermati. Per inciso, allo scadere mancavano ancora cinque secondi, ma anche se così non fosse stato difficile pensare che un arbitro tenga lo sguardo fisso sulla lancetta del cronometro, fregandosene altamente di quello che accade in campo. Per una cosa del genere, in Champions League, il nostro Cesari finì nella lista nera dell'Uefa, Celi dovrà andare a lezione di buonsenso. Per la Fiorentina, forse ancora più grave l'infortunio a Mutu del passo falso interno di fronte al Lecce, che in trasferta non vinceva da quasi tre anni.