L'Inter subito in campo contro il Cagliari
Quella che gli impone di riprendere il campionato dopo la sosta con lo stesso atteggiamento, quello gli ha portato otto vittorie consecutive e l'imbattibilità in Italia dal 28 settembre, data dell'unica sconfitta finora patita dai nerazzurri, quella del derby. E allora «dobbiamo vincere contro il Cagliari, se non lo facciamo non voglio scuse», dice il portoghese. Che al solito teme gli impegni scontati, sulla carta, e i cali di concentrazione che a volta i suoi si concedono in partite come quella di stasera a San Siro. La perdita del ritmo, dopo venti giorni di pausa, le assenze di Maicon e di un uomo chiave come Stankovic nel rombo di centrocampo ormai adottato in pianta sempre più stabile da Mourinho, la modestia di un avversario che ha sì saputo bloccare il Milan in casa ed espresso buon calcio e discreti risultati da novembre in poi, ma rimane di un'altra categoria rispetto a chi in febbraio sfiderà i campioni d'Inghilterra, d'Europa e del mondo non sentendosi inferiore, sono tutti campanelli d'allarme per Mou, che mette subito le mani avanti. Coi suoi, prima di tutto. Come ha sempre fatto. Anno nuovo vita vecchia, insomma, anche per un'altra delle passioni mourinhiane: le battute. E allora ecco l'ultima su Robert Acquafresca, di proprietà dell'Inter e in fase di rientro, a fine campionato. «Acquafresca mi piace e non c'è bisogno che domani (oggi per chi legge, ndr) giochi bene perché mi piaccia di più, è sufficiente così. Se gioca troppo bene mi arrabbio e poi può restare una stagione in più in al Cagliari». Si scherza meno invece sugli attaccanti dell'Inter, visto che i due uomini-mercato, Adriano e Balotelli, non sono stati convocati. Ma se per Adriano si parla di ritardo nella preparazione, e probabile convocazione in coppa Italia per martedì col Genoa, su Balotelli Mourinho si sbilancia: «Le sue opportunità le ha avute - spiega Mourinho. Balotelli è il secondo attaccante più utilizzato dopo Ibrahimovic, ha giocato molto come tempo, mentre per la qualità è un'altra storia». E sui rumors di mercato sul bresciano ammette: «Mi danno un po' fastidio. Poi non so se sia lui che non vuole restare o il fratello che vuole che vada via, a me però piacciono i giocatori che, in campo e fuori, ragionano con la loro testa». Messaggio. Su cui ragionerà a freddo SuperMario, visto che in tribuna a San Siro in gennaio si va sotto zero. In attacco col Cagliari infati giocheranno Ibra e Cruz, con Figo favorito su Jimenez come vice-Stankovic. L'altro dubbio di Mou è se schierare Zanetti a metà campo e far esordire Santon al posto di Maicon, o mettere il capitano dietro e spostare Chivu più avanti. La seconda ipotesi è la più probabile, perché se come dice Mourinho Santon è il futuro dell'Inter, nell'immediato presente dall'esperienza dell'argentino i nerazzurri non possono ancora prescindere.