Roma-Milan, Olimpico come il Maracanà
Ben otto compongono la nutrita colonia di Trigoria, cinque i connazionali rossoneri. Oltre al confronto Spalletti-Ancelotti, mai così acceso, ecco un'altra sfida nella sfida che inevitabilmente inciderà sul risultato finale. E magari ruberà la scena all'esordio di Beckham, destinato a giocare solo qualche minuto. Sui tredici brasiliani complessivi, almeno sei andranno in campo dall'inizio: Doni, Juan e Baptista da una parte, il tridente Kakà-Ronaldinho-Pato sulla sponda rossonera. Tra i giallorossi anche Cicinho e Taddei - più il primo che il secondo - hanno chance di partire titolari, mentre Ancelotti «rischia» di dover rispolverare Dida tra i pali visti i problemi fisici di Abbiati (ma le notizie di ieri da Dubai danno in recupero il portiere italiano così come Kakà). Saranno invece spettatori il vice di Doni, Artur, il «miglior terzo portiere del mondo» (Spalletti dixit) Julio Sergio, il giovane romanista Filipe e il poco rimpianto ex Emerson. Connazionali sì, ma assai diversi fra loro. La fantasia degli attaccanti del Milan si scontrerà con la solidità degli atipici brasiliani della Roma. Saranno proprio Doni e Juan a dover frenare la versione aggiornata del Ka-Pa-Ro dopo l'addio di Ronaldo. La sua partenza insieme a quella dei vari Cafu, Serginho e Amantino hanno fatto leggermente calare la quota «verdeoro» della gara di domenica. Ma le due colonie sono destinate a crescere ancora all'inizio della prossima stagione: il Milan ha già acquistato il difensore Thiago Silva mentre la Roma segue Nilmar, attaccante dell'Internacional Porto Alegre. Il fascino del Brasile continua a stregare i dirigenti delle due squadre. Un po' meno gli allenatori, costretti a gestire le fatiche dei giocatori nei tanti viaggio transoceanici durante l'anno. Per la nazionale e non solo. Un precedente su tutti spiega gli effetti collaterali della «cura» brasiliana e, guarda caso, riguarda proprio Roma-Milan giocato alla ripresa del campionato dopo la sosta natalizia: prima di quella partita (stagione 2003/04) Fabio Capello concesse qualche giorno in più di vacanza ai sudamericani, il resto del gruppo non la prese bene e ne venne fuori una prestazione negativa della Roma che infatti perse 2-1. Un risultato che sancì di fatto lo scudetto rossonero. Stavolta i brasiliani del Milan si sono allenati sotto il sole di Dubai mentre quelli giallorossi hanno ritrovato il clima che avevano lasciato prima di tornare in patria per le feste: freddo e pioggia. Per Ronaldinho sarà la prima assoluta allo stadio Olimpico: Spalletti ha ordinato ai suoi di ridurre al minimo i falli vicino all'area di rigore per non esporsi alle sue punizioni. Doni ha il vantaggio di allenarsi con lui, Kakà e Pato in Nazionale. Ma quando i tre sono in serata ogni mossa studiata a tavolino può rivelarsi inutile. E allora meglio puntare sulla vena di Baptista davanti: anche lui, tutto sommato, le punizioni non le calcia affatto male.