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Maledetta Dakar, ancora un morto

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«Sogno di poter partecipare alla Dakar fin dall'inizio della storia del Rally. Sarà una gara eccezionale, questi posti sono favolosi»: è quanto Pascal Terry aveva dichiarato prima della partenza della gara, sabato scorso da Buenos Aires. Alla prima partecipazione con le due ruote, dopo un'edizione in macchina con l'amico Pascal Gilbert (anch'egli in gara), Terry aveva comunque una lunga esperienza quale motociclista, avendo iniziato a gareggiare nel cross fin dai 20 anni. Terry non aveva nascosto di essere felice di prendere parte a questa edizione «sudamericana» del Rally, che si svolge tra le montagne, le steppe ed i deserti dell'Argentina e del Cile. Era giunto a Buenos Aires insieme a Gilbert, il quale ha già partecipato in due Dakar. Gilbert aveva cercato di convincere l'amico a correre nella categoria auto, ma Terry ha poi preferito affrontare la gara in moto: si era quindi iscritto al Rally con il numero 192, correva in sella ad una Yamaha 450 WRF con il team MD Rallye Sport. Terry, nato il 1° dicembre 1959, aveva visto finora il traguardo solo della prima tappa al 163° posto. Secondo quanto reso noto dagli organizzatori della Dakar, Terry era disperso da domenica, dopo la seconda tappa da Santa Rosa a Puerto Madryn. Il pilota transalpino «si trovava in un punto di difficile accesso a causa della fitta vegetazione, a una quindicina di metri dalla sua moto. Si era tolto il casco ed aveva cercato riparo all'ombra. Vicino al corpo sono state ritrovate le scorte di cibo e acqua», spiegano gli organizzatori del rally-raid in un comunicato. Sono in corso indagini degli organi giudiziari della provincia di Las Pampas per stabilire le cause del decesso, il primo in questa edizione della Dakar. Intanto il cadavere di Terry è stato portato all'obitorio di un ospedale nella città di Santa Rosa, capitale della provincia di La Pampa, per determinare le cause del decesso. Lo rendono noto le autorità locali, precisando che il corpo del motociclista è stato trovato a circa 190 km a sudovest da Santa Rosa, a Cuchillo Cò, un villaggio con circa 80 abitanti, in un'area di difficile accesso, che non figura nelle mappe del Rally. Le cause della morte sono al centro delle indagini che sta portando avanti la polizia di La Pampa, ricorda l'agenzia argentina Telam, precisando che le forze della sicurezza ignoravano che il motociclista francese fosse scomparso da domenica, nel corso della seconda tappa della Dakar, circostanza resa nota solo nelle ultime ore. Proprio sulla base del luogo dove è stato trovato il corpo, la polizia non esclude che Terry si sia disorientato e perso. Ma le cause della morte sono ancora da accertare. I media argentina segnalano d'altra parte il miglioramento delle condizioni di Paul Green e del suo copilota Matthew Harrison, i due britannici vittime di un incidente avvenuto sabato, durante la prima tappa. I due sono stati posti ieri in coma artificiale nell'ospedale di Santa Rosa al fine di accelerare il loro recupero.

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