Rinnovo a rilento Panucci sbuffa

Nonostante la carta d'identità dica che i 36 anni sono dietro l'angolo, è un giocatore integro e alla data del ritiro non ci ha neanche pensato. I suoi progetti devono trovare consensi a Trigoria. Al momento, però, le strade del difensore e della Roma si stanno allontanando. Panucci sperava di trovare il rinnovo di contratto sotto l'albero di Natale. Invece si ritrova libero di firmare per qualsiasi altra squadra. La situazione gli fa rabbia. Colpa di promesse non mantenute e di appuntamenti rinviati. Crede di meritare riconoscenza dalla Roma dopo che tre anni fa, nel pieno della crisi societaria del post-Batistuta, accetto di «spalmare» il suo ingaggio in un nuovo contratto. Prima delle feste è andato in scena l'ultimo incontro tra il procuratore Oscar Damiani e i dirigenti giallorossi. C'è distanza tra la proposta della Roma (un altro anno a circa un milione di euro netto) e le richieste di Panucci che non vorrebbe allontanarsi troppo dall'attuale stipendio: 1 milione e novecentomila euro, quasi il doppio. Ieri l'altro suo agente, Fabio Parisi, ha messo le cose in chiaro. «Anche se Christian è libero di accordarsi con qualunque squadra, siamo in trattativa soltanto con la Roma. Ma ci sono delle differenze di vedute, non sulla durata del contratto». Il nodo è economico. «Se una situazione del genere - prosegue Parisi a romanews.eu - fosse stata affrontata tre, quattro mesi fa non saremmo arrivati a questo punto. Sarebbe stato più semplice trovare un accordo e gli animi sarebbero stati sicuramente più distesi. Panucci è un giocatore che ha sempre dato tutto per la maglia ed anche in questo inizio di stagione si è sempre fatto trovare pronto. Continueremo a trattare, Christian vuole ancora giocare e non si è posto un limite alla carriera dal calciatore: il nuovo contratto potrebbe essere anche un biennale». La Roma gli ha chiesto di restare come dirigente ma il difensore ora vuole solo parlare del suo futuro in campo. Lanciato l'amo, Panucci e il suo entourage aspettano la prossima mossa della Roma. Che non sembra disposta a rilanci.