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Quando il presente s'incrocia con il passato, classifiche e ...

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Sulle due ruote, il motociclista bresciano vinse tra il 1966 e il 1975 quindici titoli mondiali, 8 nella classe 500, 7 nella 350, gran parte su straripanti MV Agusta, collezionando un totale di 122 affermazioni, su 186 disputati, in Gran premi del campionato mondiale, imponendosi inoltre in dieci edizioni del Tourist Trophy - circuito infernale disputato nell'Isola di Man, nell'arcipelago delle Britanniche, 200 curve in poco più di 37 miglia - in sedici del campionato italiano e, nel 1974, nella 200 Miglia di Daytona, in Florida. Il secondo, californiano di 22 anni, padre statunitense e madre portoricana, sconvolse il pallottoliere della piscina nei Giochi di Monaco del 1972 vincendo tra il 28 agosto e il 3 settembre 7 medaglie d'oro e ricevendo più avanti in regalo dalla Baviera, il giorno del matrimonio, nel Beverly Hills di Hollywood, settemila mughetti, mille per ogni titolo olimpico vinto. Spitz lasciò l'attività agonistica subito dopo quei Giochi, con 33 primati mondiali recanti la sua firma. Volendo usare, nel confronto dei quattro atleti, il bilancino del farmacista, sbaglieremmo se non sottolineassimo come Michael Phelps abbia vinto più di Mark Andrew Spitz, e Giacomo Agostini, finora, più di Valentino Rossi. Ma privilegeremmo, in tal caso, nuda e cruda, la contabilità. E poiché l'impostazione non ci convince, preferiamo mettere i quattro atleti, tutti assieme, sullo stesso gradino del podio.

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