Alessandro Austini [email protected] In tempo di ...
Al momento è lui il principale obiettivo dei giallorossi per giugno, visto che l'Atalanta terrà ben chiusa la «finestra» di gennaio. «Ora non cederemo né Floccari - ha ripetuto ieri il ds dei bergamaschi Carlo Osti a Teleradiostereo - né Ferreira Pinto. Se poi a giugno Sergio potrebbe partire perché merita grandi palcoscenici. Ma con la Roma non ho mai parlato di lui». In realtà il club di Sensi è in primissima fila. Floccari risponde a tutte le caratteristiche dell'attaccante che cercano a Trigoria: nel pieno della maturità (ha 27 anni), senza pretese di un posto da titolare e dal prezzo abbordabile. Il cartellino non costa cifre esagerate (si tratta dai 5 milioni in su), lo stipendio rientrerebbe senza problemi nel tetto salariale fissato dalla società. La trattativa per Floccari è legata a doppio filo al rinnovo di Vucinic che pretende un aumento: guadagna ottocentomila euro netti, meno di Menez, un terzo rispetto a Baptista. Se verrà accontentato e resterà in giallorosso, Floccari sarà ancor di più l'obiettivo primario: il «rincalzo» giusto dietro Totti e il montenegrino. Altrimenti, per colmare il sacrificio di Vucinic, si cercherà un nome più importante. Alla Van Nistelrooy per intenderci. O Quagliarella, che resta ai vertici della lista dei desideri. La Roma non ha fretta di aggiungere un centravanti in rosa, visto che conta di recuperare Totti a fine gennaio. Ma se si presentasse l'occasione giusta la strategia nel mercato di riparazione potrebbe cambiare. Il ds Pradè ha chiesto il prestito di Osvaldo alla Fiorentina che vorrebbe però cederlo. Possibile il prestito con diritto di riscatto. Più complicata la pista che porta a Pazzini. E soprattutto appare difficile se non impossibile che i viola «regalino» una pedina ad una diretta concorrente per la zona Champions. In partenza c'è Okaka, richiesto da mezza Italia. Per Montella le porte di Trigoria sono spalancate ma l'ingaggio frena qualsiasi trattativa. Il valzer delle punte è appena iniziato.