Roma è tornata
Per ottenere questa nuova vittoria Gentile ha chiuso in una morsa stritolante Garris, la mente avversaria, chiedendo agli altri di limitare le scorribande di Minard e Taylor. A fermare Hunter ci hanno pensato, in una ruvida staffetta fatta di muscoli e centimetri, Hutson, Gigli e un Brezec essenziale nel momento decisivo con i suoi centimetri a presidiare l'area. Non è un caso che, dopo aver chiuso in vantaggio prima del riposo 41-36 con un finale di tempo superlativo di un Jennings poi punito eccessivamente per una forzatura a inizio di terzo periodo, Roma abbia trovato solidità difensiva quando i suoi 216 centimetri hanno oscurato la via del canestro. E se a protezione dell'area ci ha pensato il pinnacolo sloveno è stato il connazionale Sani Becirovic a condurre magistralmente la truppa in attacco. Mentre De La Fuente metteva su la solita prova tutta sostanza (doppia-doppia con 12 punti e 10 rimbalzi) e Giachetti dava seguito alla scintillante prova di Rieti, magari troppo dimenticato nella prima metà di gara, Sani-boy ha disegnato giocate sopraffine aggiungendo ai punti, 19, deliziosi assist per i compagni. Così si è arrivati a un finale senza patemi, con la squadra a un passo dal toccare per la terza volta in campionato i 90 (già accaduto con Treviso e Rieti) punti sul tabellone da quando alla guida c'è Gentile. Non è un caso che realizzando la sua ultima tripla dell'incontro Becirovic gliela abbia dedicata e che la gente lo abbia a lungo acclamato. Ma lui ha deciso. tornerà al ruolo per il quale è stato chiamato. Lasciando a chi gli succederà una Virtus rilanciata in Italia e alle Top 16 in Europa.