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«La Sensi una dura. Moratti un signore»

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Un 2008 che si chiude senza scissioni, ma solo con una distribuzione formale tra A e serie cadetta. «Se ci fosse stata questa scissione me ne sarei andato. Adesso con il voto ponderato la A pesa il 60% e la B il 40% e non si parla più di scissione, e questo è il segnale del calcio italiano che vibra, scuote, crea tormenti e divide il Paese. La Federazione oggi è un istituto che ha cambiato il modo di essere il calcio italiano e i presidenti hanno seguito i miei suggerimenti» ha spiegato Matarrese. Il calcio italiano nel 2008 è stato ricco di novità e colpi di scena secondo Matarrese: «La Roma mi ha sorpreso molto. A parte le solite squadre titolate a vincere, come l'Inter, il Milan e la Juventus. la Fiorentina è una realtà che mi incuriosisce, perchè i fratelli Della Valle guardano al calcio ancora con curiosità e riescono a portare vantaggi: averli nel calcio italiano è un fatto positivo per tutti». Oltre alle squadre un elogio va anche ai presidenti: «Moratti è sempre questo gran signore che c'è, ma non si vede. Galliani è diventato saggio. Cobolli ha imparato il mestiere. Rosella Sensi mi ha sorpreso molto, è una ragazza tenera fuori e dura dentro. Lotito è il più effervescente» ha sottolineato il presidente della Lega Calcio. Un campionato che ha dimostrato che con risorse finanziarie adeguate, anche le «piccole» possono far bene: «Il Genoa, ad esempio, sta facendo un buon campionato - ha detto Matarrese - il Napoli ha avuto quella caduta, ma De Laurentiis è entrato nel calcio con determinazione ed è diventato un presidente da cui prendere esempio. Questo è il calcio: riesce a vivacizzare una città che pur vive momenti di contrasto». Matarrese tornerebbe a fare il presidente di una squadra di calcio? «Una cosa che non farei mai più. Mai dire mai, ma fare il Presidente di una società di calcio è, certe volte, essere prigioniero, le gioie sono poche, non si può vincere sempre. Però, per i Presidenti essere gestori di un fatto calcistico che tocca la città credo sia la più grande soddisfazione».

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