«La partita con la Lazio ha segnato ...
«E' stato proficuo sia a livello italiano sia internazionale perché ci siamo guadagnati un posto nel mondo con l'orgoglio di tutti i romanisti. Se non avessimo avuto un inizio di stagione con risultati negativi saremmo noi la vera anti-Inter. È colpa nostra, roviniamo da soli le cose belle che riusciamo a fare. Ricorderò il 2008 anche per la scomparsa di mio padre, ma sono sicura che lui è sempre vicino a noi e ci aiuta. L'amore per questa squadra me lo ha trasmesso lui. Noi stiamo continuando secondo quello che ci ha sempre insegnato, con la stessa forza, la stessa determinazione e con lo stesso amore». Ha tanto da dire e un desiderio. «Che la squadra continui a fare bene in Italia e in Europa. Quella di inizio stagione era irriconoscibile». Ora sarà più difficile senza Totti, che dovrà restare fuori a guardare per diverso tempo. «Il campionato finisce a maggio e ci sono tante partite quindi non c'è una sola gara determinante. Certo, perdere a Catania non ci aiuta ad arrivare dove vorremmo. A me preoccupa l'infortunio di Totti perché quando sta male Francesco sto male anche io, anche se avesse solo un semplice raffreddore». A proposito di Catania, ogni volta lì accade qualcosa. «Sono situazioni che non fanno bene al calcio. Se una difficoltà c'è, come ho letto sui giornali, va risolta il prima possibile. Speriamo che nel 2009 i tifosi possano seguirci anche in trasferta. Credo che il problema della violenza negli stadi vada oltre il tifo specifico. Ci sono determinati personaggi che trovano nel calcio il momento di sfogo massimo». Ora si volta pagina e si guarda al futuro. «Io sono molto legata alla società e continuerò nel segno di mio padre - prosegue Rosella - andiamo avanti con grande impegno, ma preferisco parlare di Roma e non di Italpetroli». Un altro punto su cui si è battuta il presidente giallorosso è lo stadio di proprietà. L'area è stata individuata sulla Roma-Fiumicino, anche se ci sono dei problemi legati all'edilizia popolare. Quello che conta è che si riesca a edificare una struttura che possa accogliere i tifosi e le loro famiglie con ristoranti, negozi e cinema. «Era il sogno di mio padre e riuscire a realizzarlo sarebbe bellissimo. Il sindaco Alemanno è pronto a venirci incontro, quindi mi auguro che sia solo una questione di tempo». Futuro significa anche Spalletti, «Non vedo altri allenatori per la Roma. È un grande professionista, oltre ad essere una persona straordinaria. Un appoggio, un valido collaboratore. Non tanto nelle vittorie, ma soprattutto nei momenti difficili. Lui è sempre presente, costante». E il rinnovo di Aquilani. «Noi vogliamo tenere i giocatori del vivaio figuriamoci se sono campioni internazionali. Quando abbiamo avuto quel momento difficile si è cercato di fare stare tranquilli i calciatori. Si è prorogato l'appuntamento con Aquilani per queste ragioni, ma non nelle intenzioni. Aspettavamo un momento di maggiore serenità. Comunque è solo un problema di tempo». N.D.P.