Stangata in arrivo

«A fine partita ho solo ascoltato gli improperi dei nostri avversari, forse delusi dalla sconfitta. Per il resto, non ho visto nulla di strano». Lo Monaco ha smentito anche l'episodio delle forbici comparse in mano ad uno steward nel sottopassaggio. «Sì, avevano pure bombe a mano, fucili e bazooka - prova a scherzare il dirigente - piuttosto vogliamo parlare degli atteggiamenti di Mexes? Giornalisti scortati? Andatevi a informare prima in Questura, nessuno ieri è stato scortato». Queste le affermazioni di Lo Monaco. Se l'episodio delle forbici è comunque difficile da ricostruire, è molto meno difficile dimostrari che i giornalisti romani siano stati scortati fino all'aeroporto. Questo è avvenuto eccome, segno che il clima che si respirava al Massimino non era quello di una normale partita di calcio Chiedere a Spalletti che già pochi minuti prima della partita aveva avuto un duro diverbio con lo stesso amministratore delegato e chiedere soprattutto a Philippe Mexes. Il giocatore francese al termine della gara è stato inseguito da due steward del Catania all'interno del tunnel che conduce agli spogliatoi. Tra il giocatore e gli inservienti è nata una colluttazione con il giocatore costretto a difendersi dai calci dei due steward. All'episodio hanno assistito tre ispettori federali che hanno steso un rapporto e lo hanno consegnato al Giudice Sportivo che oggi dovrebbe pronunciarsi su quanto accaduto. A rischiare, e tanto, è il Catania (squalifica del campo e multa), ma anche Mexes potrebbe rimediare uno stop. Sarebbe una beffa aggiunta al danno, ma a Trigoria c'è ottimismo al riguardo. Anche i filmati ripresi dalle telecamere all'interno del sottopassaggio potranno testimoniare l'aggressione subita dal giocatore. Ci mancherebbe solo una squalifica del francese contro il Milan, mentre, a distanza di otto mesi, la Procura Federale ancora non ha chiuso l'istruttoria sui fatti accaduti al Massimino nell'ultima giornata dello scorso campionato. E la corrida a Catania può continuare senza soste.