Spinte e insulti A Catania
il solito saloon
Zenga stava infatti segnalando a Rosetti la reazione di Mexes (il francese si è scontrato con un massaggiatore del Catania) dopo il fischio finale. Vola qualche parola di troppo e ci devono pensare Baiocco prima e Simone Loria poi a trattenere il tecnico del Catania che non si assume responsabilità. «Ma siete mai stati in campo? Io faccio l'allenatore, sono capace di capire il mio ruolo, ma ci sono persone che se ne approfittano. Non si va mai a vedere se uno è stato provocato». Sarà, ma Catania e il Massimino non si smentiscono mai. Lo sottolinea Simone Perrotta. «Qui a fine partita c'è sempre un sacco di gente a bordo campo. Oggi dentro al rettangolo di gioco c'erano almeno cinquecento persone. Credo che al di là del risultato questo non sia giusto. Questo è un ambiente che non mi piace». La risposta a Perrotta arriva dal presidente del Catania Pulvirenti. «Anche il direttore sportivo della Roma non doveva essere in campo. Tutte le altre persone invece erano autorizzate a stare lì». Anche Matteo Brighi però sottolinea le difficoltà ambientali. «La loro caratteristica la conoscevamo. Dopo quindici secondi c'era già bagarre: tutti a protestare». Luciano Spalletti nel dopo partita prova ad abbassare i toni. «Bisogna saper reagire in modo più equilibrato. Poi c'è sempre qualcuno di troppo in campo, scappa qualche parolina e qualche risposta di troppo. Non credo sia successo nulla di eclatante». Spalletti preferisce parlare di una partita che la Roma non ha affrontato con lo spirito giusto. «Il Catania ha giocato un gran primo tempo, mettendo in mostra grande forma fisica e psicologica. Sono stati bravi a pressare e ad attaccarci. Anche il vento era a loro favore. Nel secondo tempo abbiamo avuto un atteggiamento più presente, più reattivo e abbiamo dominato». Spalletti difende le proprie scelte. «Menez in panchina? La squadra deve avere degli equilibri. Ho scelto una squadra più fisica perché il Catania me lo aspettavo così aggressivo». Infine Totti e non sono buone notizie. «Ha avvertito una puntura forte al flessore. Si può parlare di lesione muscolare».