Alessandro Austini [email protected] Si gioca a ...
Rosetti arbitrò lo scontro diretto a San Siro, indirizzando con le sue scelte la partita verso i nerazzurri che riuscirono a pareggiare con Zanetti nel finale. Oggi ritroverà la squadra giallorossa per la prima volta da quella sciagurata direzione di gara. La Roma, senza tifosi al seguito, ci riprova a Catania, dove concluse lo splendido campionato dello scorso anno diventando per un'ora campione d'Italia. Poi le notizie da Parma e le minacce alla panchina di Spalletti «imposero» il pareggio. C'è l'occasione per una rivincita sportiva che per Totti & Co. equivarrebbe alla nona vittoria consecutiva tra campionato e coppe. Il modo migliore per chiudere il 2008. «Il Catania - dice Spalletti - ha un pubblico particolarmente caloroso, vicino alla squadra. Talmente vicino che l'anno scorso sembrava che giocassero anche loro. Ed è una cosa che non si deve ripetere». Poi un messaggio a Zenga: «Sa preparare la squadra sotto tutti gli aspetti e lavora sui particolari, ma la mossa dei panataloncini abbassati di Plasmati gli è venuta male...». Spalletti non vuole trucchi e chiede alla sua squadra concentrazione. «Il nostro Arsenal adesso è il Catania. È la gara la più importante dell'anno solare, dobbiamo vincerla per recuperare il terreno perso in classifica. Sono convinto che una partenza come quella di quest'anno non si ripeterà più». Il tecnico torna anche sul sorteggio di Champions: «Avevo chiesto a Bruno Conti di pescare una bella squadra e l'ho fatto. Tra i giocatori ho visto qualche smorfia quando è stata estratta la pallina perché in molti da fuori avevano detto che era meglio non incontrare l'Arsenal e i calciatori si fanno un po' coinvolgere. Ma per arrivare in fondo non devi battere solo l'Arsenal, quindi va bene così». Capitolo mercato. Spalletti ripete il concetto espresso nelle ultime due settimane: «Se ci fosse da fare la scelta di andare a rincorrere qualcuno da prendere o pensare ai rinnovi, è meglio tenere in considerazione la seconda cosa, ma se si possono fare tutte e due meglio». Gli infortunati Panucci, Aquilani, Pizarro, Taddei e Tonetto sono rimasti a casa, così come Montella diventato ieri papà per la seconda volta: la compagna Rachele gli ha regalato una bambina, Maddalena. Recuperati Totti, Doni e Juan, in allenamento si è fermato Baptista per un colpo sopra al ginocchio ricevuto in partitella. «Ma voglio esserci» ha detto il brasiliano che dovrebbe farcela. Altrimenti largo all'inedito tridente Menez-Vucinic-Totti.