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Super Vucinic regala i quarti alla Roma

Vucinic

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Continua la striscia positiva della Roma che conquista così l'ottava vittoria consecutiva e continua a marciare nella competizione che gli porta più fortuna: detentrice del trofeo e protoganista di cinque finali negli ultimi sei anni. Spalletti ricorre al turn over senza però cambiar modulo. Avanti quindi con l'albero di Natale ma con interpreti diversi. In attacco c'è addirittura Vincenzo Montella acclamato dai quindicimila dell'Olimpico. E proprio sui piedi dell'aeroplanino capita la prima occasione da gol della partita grazie anche all'ottima intuizione di Baptista che lo lancia a rete. Montella fa tutto bene, stop a seguire, palla sul sinistro a saltare il difensore e colpo d'interno che fa la barba al palo. Immediata la replica della squadra di Mihajlovic con l'ex Marazzina al quale Artur dice «no». Uno di quelli che sembra averne di più e il giovane Menez che dalla sua parte del campo fa ciò che vuole: gran movimento alla mezz'ora quando si accentra e spara a rete. Altrettanto efficace la replica di Colombo. Un primo tempo allo sbadiglio si chiude con il secondo intervento della serata di Artur. Spalletti cambia: dentro Riise per Panucci. La Roma rientra meglio dall'intervallo, il Bologna scompare dal campo e diventa un vero e proprio assedio con la squadra di Mihajlovic che si difende con nove uomini contemporaneamente. Difficile passare in quel groviglio di gambe, soprattutto se si sbagliano come quella di Baptista al 17'. Gran cosa sulla destra del migliore in campo Mexes che recupera palla a centrocampo, avvia la manovra giallorossa e mette in portail brasiliano: brutta la conclusione. Ma Spalletti la vuole vincere e gioca la carta Vucinic al posto di Montella: l'aeroplanino riceve il tripudio dell'Olimpico al quale si accoda anche il tecnico. È la mossa che cambia la partita e subito dopo l'ennesimo recupero fantastico di Mexes (da sola la sua serata è valsa il prezzo del biglietto), la Roma chiude i giochi. Prima il montenegrino stampa un colpo di testa sulla traversa, poi va vicinissimo al gol con Colombo che si salva alla meno peggio. Quindi al 38' la svolta: gran cosa di Menez sulla fascia sinistra, palla dentro per Vucinic e rasoterra che inchioda il Bologna. Giusto il tempo di festeggiare (soprattutto il fatto di aver evitato i supplementari) e Vucinic fa il bis: galoppata solitaria in contropiede e 2-0. L'Olimpico ride, Mihajlovic un po' meno e torna a casa con la prima sconfitta della sua avventura a Bologna. E non è servito nemmeno l'«amico» Totti.

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