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Il Bologna tra lampi e veleno

Spalletti

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Avversario nella gara unica degli ottavi è il Bologna. La società giallorossa ha abbassato i prezzi per richiamare la gente allo stadio ma la risposta è stata deludente: neanche diecimila i biglietti venduti fino a ieri sera. La coppa Italia «tira» poco e il maltempo ha fatto il resto. Ieri Roma e la Roma si sono svegliate con l'ennesimo nubibifragio di questo terribile inverno. Trigoria una delle zone più colpite: il torrente vicino al centro sportivo è straripato, allagando anche le abitazioni circostanti. I collaboratori di Spalletti, che vivono nel pensionato di Trigoria, hanno avvertito il tecnico che è riuscito comunque a raggiungerli mentre il team manager Scaglia avvertiva i giocatori al telefono che l'allenamento era annullato. Il solo Taddei non ha fatto in tempo a fermarsi: si è presentato di prima mattina al «Bernardini» per sottoporsi alle cure. Saltata pure la conferenza stampa del tecnico. I danni per la Roma ammontano a svariate migliaia di euro: il campo «C», quello sintetico dove gioca la Primavera, è stato devastato dall'acqua. Oggi i tecnici stabiliranno se bisognerà rifarlo da capo. Anche il campo «A», già messo male prima dell'ultimo alluvione, è diventato impraticabile. Ne resta uno in condizioni accettabili su cui stamattina la squadra effettuerà una sgambatura. Allagata anche la palestra e un magazzino che ospita materiale tecnico delle giovanili. Ad infuocare la vigilia «annacquata» ci ha pensato il tecnico del Bologna. Sinisa Mihajlovic, dopo la dura polemica con Mourinho, stavolta se l'è presa con Totti per un episodio risalente al 28 maggio 2007. «Per me Francesco non esiste più, gli ho tolto il saluto - dice il serbo - non è venuto a giocare alla mia partita d'addio al calcio a Novi Sad dopo che mi aveva promesso la sua presenza. Poi seppi che si era impegnato per giocare un'altra partita. E pensare che io avevo contribuito al suo esordio in Brescia-Roma: dissi a Boskov di convocarlo e poi di farlo entrare». Diversa la versione di Totti: «Nella stessa serata c'era una gara organizzata dal mio sponsor personale (allora era la Diadora, ndr) e Mihajlovic sapeva tutto». Il capitano romanista partecipò, pur senza giocare, alla Partita del Cuore a Napoli. Sinisa se l'è legata al dito e stasera vuole prendersi la rivincita.

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