Fabrizio Fabbri «Vogliamo valutare ...
È innegabile che l'ex golden boy di Caserta abbia rivitalizzato l'ambeinte apportando piccole ma efficaci correzioni come lo spostamento di Jennings nel ruolo di guardia e la ricerca, quasi ossessiva, del contropiede e della transizione primaria. La Virtus Roma intristita dell'ultimo mese ha lasciato spazio a quella spumeggiante vista contro i veneti, capace di tirare da 3 punti con un eccellente 53% e di recuperare ben 22 palloni. La Lottomatica è tornata a divertirsi e questo è un merito assoluto di Gentile. Che vede schizzare verso l'alto il proprio gradimento all'interno dello spogliatoio. La squadra, è inutile nasconderlo, vedrebbe con favore una sua conferma in attesa del possibile approdo di Tanjevic nella prossima stagione. «Nando - ha detto Hutson - ci ha trasmesso tranquillità chiedendoci di rimanere sereni perché il lavoro paga sempre». E sulla stessa lunghezza d'onda si è espresso Jennings, rigenerato nella settimana di lavoro al fianco del «guerriero di Tuoro». «Siamo stati molto più liberi nel gioco. A me poi ha detto fare ciò che mi sentivo e questo mi ha restituito fiducia. Siamo un gruppo unito e si è visto». La benedizione arriva anche daSani Becirovic. «Uno come Nando ha tanto da insegnare e la squadra lo ascolta». Insomma se tre indizi fanno una prova è evidente come il gruppo abbia fatto la sua scelta. Ora tutto è nelle mani di Bodrigoa e Toti. Djordjevic, con cui si è parlato, ha posto come condizione un contratto che oltre a alla stagione in corso preveda altri due campionati. Difficile pensare che la Virtus possa accettare così come l'impressione è che il coach serbo non sia convinto. Mentre un altro nome sul taccuino del gm è quello di un giovane tecnico dell'area slava però attualmente sotto contratto. Allora perché non scegliere la strada della soluzione interna? Gentile si sente legato alla promessa fatta a Repesa in estate di non accettare la panchina in caso di esonero del croato. Ma il patto, che è testimonianza anche della sue grandi doti morali, potrebbe essere sciolto dalla benedizione che Jasko, rimasto legato al suo ex vice, potrebbe impartire per il grande salto. Gentile, se promosso definitivamente, avrebbe bisogno di rafforzare lo staff aggiungendo un altro coach accanto al vice Martino. Potrebbe essere Paolo Di Fonzo, ora nello staff delle giovanili e coach dell'ultima Korac virtussina, o, ipotesi affascinante, Bianchini, con il ruolo di senior coach, quello che ricopre un'altra icona tecnica come Zorzi accanto a Boniciolli prima ad Avellino ed ora ne La Fortezza Bologna.