Lazio, follie di Natale
L'allenatore della Lazio è - per forza di cose - soddisfatto dalla prestazione dei suoi, nonostante l'avvio disastroso. «Ho visto un'ottima reazione della squadra - ha commentato Rossi al termine della sfida del Friuli - in avvio mi aspettavo l'Udinese schierata con il 4-3-3, invece hanno tolto un uomo in difesa per giocare in parità numerica a centrocampo. Avevo già fatto le mie scelte: alla fine credo di aver fatto la cosa giusta». Di certo, in corso d'opera. Non in avvio quando la squadra è andata in apnea subendo le ripartenze della formazione friulana. «E' stata una gara strana - spiega il tecnico - perchè all'inizio avevamo il controllo della partita. Abbiamo commesso errori grossolani, prendendo gol in contropiede. Poi con un po' di incoscienza, grande forza e anche errori e' arrivato questo tre a tre, ma penso che il punto sia meritato. Paradossalmente abbiamo preso i primi due gol in contropiede, in casa di una nostra diretta concorrente. E per giunta sugli sviluppi di punizioni a nostro favore. Poi c'è stata la reazione: a un certo punto ho anche creduto di poter vincere la partita perchè avevamo preso l'abbrivio giusto». Insieme al pareggio, tuttavia, arrivano anche le critiche - sempre più feroci - per una squadra che sembra aver smarrito la strada verso l'Europa: due soli punti nelle ultime cinque partite, una media raccapricciante per una formazione che punta a tornare in alto dopo i disastrosi risultati dell'anno passato. Ieri, al terzo gol dell'Udinese, i tifosi biancocelesti presenti allo stadio hanno espresso tutto il loro disappunto. «Hanno diritto a contestare - ha commentato l'allenatore laziale - sono una persona democratica. Ma le contestazioni - ha poi aggiunto in modo sibillino - sono come il vento. Vanno e vengono. E a Roma soffia spesso il ponentino. Ecco, le contestazioni sono proprio come il ponentino». Un ponentino che sarebbe potuto diventare un uragano senza il gol di Ledesma. Mala tempora currunt.