Euforia Menez

«A Roma ho trovato un club che mi ha accolto bene, un ambiente familiare, un'atmosfera molto amichevole nello spogliatoio. C'è un gruppo molto unito e questo mi ha permesso di superare i momenti difficili». L'aiuto della squadra e di Spalletti. «Nei giorni scorsi ho avuto un colloquio con Spalletti, al quale ho spiegato che non ero contento di giocare poco. Lui mi ha risposto che non mi avrebbe mai lasciato andare via. Allora ho continuato a impegnarmi e dopo questo chiarimento sono cambiate molte cose, per me è stato molto importante». Ed è da quel colloquio che probabilmente è nato il nuovo Jeremy Menez che ha raccontato anche del suo rapporto con i compagni. «Mexes? Mi ha aiutato molto anche per la lingua, io non ero mai stato all'estero e senza di lui non sarebbe stata la stessa cosa. Totti? È un grande campione, ma anche un ragazzo molto semplice come persona. È facile parlare e giocare con lui». E poi i propositi per il futuro. «Questo è solo l'inizio ma devo proseguire su questa strada, devo migliorarmi perché ci sono molti bravi giocatori a Roma e bisogna lottare per un posto». Menez ieri è rimasto a riposo così come tutta la squadra che tornerà a lavoro oggi in vista della sfida con il Cagliari. A tenere banco in questi giorni a Trigoria sarà l'emergenza a centrocampo. Per domenica Spalletti conta di recuperare David Pizarro, entrato nei minuti finali della sfida con il Bordeaux e in netto miglioramento. Da verificare però in quale dei quattro ruoli di centrocampo verrà utilizzato il cileno. Sensibili miglioramenti si registrano per Alberto Aquilani che finalmente dovrebbe rientrare nella lista dei convocati. A proposito di infortunati eccellenti ieri sono arrivati gli auguri di Francesco Totti a Gennaro Gattuso e Marco Materazzi. «Un grande in bocca al lupo ai miei amici Marco e Rino, non vi preoccupate tornerete forti come prima». Intanto, dopo le notizie circolate su un possibile ingresso di cordate libiche nella società, ieri è arrivata la smentita dell'ambasciatore della Libia a Roma Hafed Gaddur che ha negato qualsiasi contatto per l'acquisto della società della famiglia Sensi.