Roma, testa o croce
Un successo consentirebbe a Totti & Co. di chiudere in testa il Gruppo A e di evitare spiacevoli sorprese nel sorteggio degli ottavi di finale in programma il prossimo 19 dicembre a Nyon dove verrebbe abbinata a una seconda classificata. Per qualificarsi come seconda basterebbe il pareggio. Perdere, invece, vorrebbe dire eliminazione quasi certa e «retrocessione» in coppa Uefa. Il messaggio di Spalletti ai suoi è quindi chiaro. «In questa partita sarà fondamentale l'aspetto psicologico, i francesi vengono all'Olimpico con l'obbligo di vincere, quindi noi dobbiamo giocare con la loro stessa convinzione, con l'intenzione di portare a casa i tre punti, senza fare calcoli per non crearci dei problemi. La mia squadra gioca per vincere, se pensasse di fare qualcosa di diverso commetterebbe un gravissimo errore». Soprattutto perché dall'altra parte del campo ci sarà un Bordeaux col coltello tra i denti che verrà a Roma per cercare di rompere le uova nel paniere ai giallorossi. «Loro hanno cominciato male l'avventura in Champions - spiega Spalletti - come noi del resto e ora hanno la possibilità di qualificarsi. Verranno all'Olimpico in condizioni ottimali perché non hanno niente da perdere. Anche noi siamo partiti male ma adesso possiamo arrivare primi nel girone e dobbiamo tentare di centrare questo obiettivo. Poi è vero che abbiamo due risultati a disposizione e psicologicamente può anche essere un rischio, nella nostra testa deve esserci solo la voglia di vincere la partita. Questa partita dipende solo da noi, voglio questo modo di pensare, da bestia, in tutta la squadra. Ne voglio quattordici di bestie». Per farlo Spalletti si affiderà al Totti ritrovato e alla condizione eccellente del giovane Menez: arrivato come oggetto misterioso e divenuto dopo il successo di Chievo una delle speranze giallorosse per il futuro. «A Totti ho detto che vederlo allo scadere della partita di sabato correre in area su un angolo per il Chievo, difendere e rubare palla è stata la cosa più bella, perché dà il senso di una condizione psicofisica importante. Per me è più importante questo di una palla filtrante. Menez? Non creiamo troppe aspettative intorno al ragazzo, non diamogli altri problemi. Lui i numeri li ha, fantasia e corsa anche e per me non è stata una sorpresa la sua prestazione con il Chievo. Ma deve completarsi dal punto di vista caratteriale, lasciamolo tranquillo». Già e stasera avrà un'altra grande occasione per rendersi utile alla causa giallorossa e guadagnarsi un posto da titolare per il futuro.