Occhio a chi non ha più nulla da perdere
Considerazioni comunque marginali rispetto al peso dell'impegno di questa sera, quando all'Olimpico si presenterà un Bordeaux scottato dalla pesante sconfitta dell'andata, ma consapevole di interpretare il ruolo, privilegiato, di chi non ha nulla da perdere. Francamente, non ero tra quelli che avevano celebrato il pareggio dei girondini con il Chelsea, risultato che aveva proiettato la Roma in testa alla classifica. Avessero vinto gli iglesi, la qualificazione agli ottavi sarebbe stata praticamente in cassaforte, ininfluente perfino una sconfitta di misura nel turno decisivo. Adesso, per mantenere la vetta è indispensabile vincere l'ultima sfida, dando per scontato che i romeni non hanno teoricamente chances da uscire indenni dallo Stamford Bridge. Un pari significherebbe passaggio del turno, una sconfitta manderebbe avanti i francesi: e la Roma non è proprio squadra abile nell'amministrazione del risultato. Di qui i rischi di uno scontro diretto che non è dei più agevoli, anche nel ricordo delle grosse difficoltà che il Bordeaux aveva procurato alla Roma prima di arrendersi, stremato per la lunga inferiorità numerica. Rivedremo Menez accanto a Totti e Julio Baptista, nella speranza che il talentuoso francesino sappia ripetersi ai livelli di Verona, una volta ritrovata la fiducia in se stesso. Sarà fondamentale cancellare la pressione che il favore del pronostico, e la classifica, fanno pesare sulle spalle dei romanisti, gli altri se la giocano a cuor leggero. Resta indiscutibile, comunque, che in uno stadio saldamente presidiato dal tifo, raramente come stasera dodicesimo uomo, per la Roma le prospettive restano incoraggianti. Anche perché, dovesse maledettamente sfumare quel primo posto prestigioso, le classifiche degli altri gironi suggeriscono che le bestiacce sono annidate anche in seconda fascia.