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Del Piero

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Con Lippi, poi, il rapporto è talmente chiaro che non servono convocazioni intermedie: se e quando il ct avrà bisogno del suo apporto, alzerà il telefono e si sentirà rispondere «presente». A ben vedere, anzi, il fatto che Del Piero possa «riposarsi» in occasione della amichevoli dell'Italia e di certe partite con poco significato, rappresenta un ulteriore vantaggio: tirare il fiato è più che mai importante. Anche perché Del Piero è un tipo che non si tira mai indietro quando si tratta di lavorare. Per questo, ha assoldato ormai da anni uno staff tutto suo che lo segue quotidianamente: Giovanni Vaglini era il suo preparatore atletico fino a prima dell'estate, da qualche mese è subentrato Giovanni Bonocore. Il quale ovviamente ha parole solo al miele per il suo «ragazzo», definito «persona squisita e tranquilla. Lavoriamo molto bene, ha una cultura dell'allenamento quasi maniacale». Appunto. Bonocore, ma non solo: dell'equipe che segue Del Piero fanno parte anche un dietologo (che ogni tanto gli concede le amate patatine fritte), un metodologo dell'allenamento e un fisico delle alte energie. «Ogni mia partita viene vivisezionata - ha spiegato lui - vi garantisco che certi dati che riguardano la corsa, gli scatti, i recuperi e via dicendo sono molto interessanti». Un paio di anni fa aveva detto di puntare ai Mondiali del 2010: pareva una bestemmia, si sta tramutando in una splendida promessa. Di sicuro non sta lasciando nulla di intentato: ha la palestra nella sua casa della precollina torinese e vi passa un paio d'ore tutti i giorni, conduce una vita regolare che non prevede appuntamenti mondani se non in rari casi. Meglio le coccole al figlio Tobias, qualche film in dvd e le partite di basket Nba per tifare Lakers. Semplice: ma funziona. Dom. Lat.

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