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Lazio: riscatto o crisi Stasera il match con il Milan

Coppa Italia, questa sera gli ottavi

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Sono gli ottavi di finale di Coppa Italia, turno secco, senza appelli. Chi vince passa, in caso di pareggio, supplementari e rigori secondo la nuova formula di una manifestazione che negli anni ha perso tutto il suo appeal. Milan rimaneggiato, sicuramente ma Seedorf, Shevchenko e Ronaldinho bastano e avanzano per una Lazio sconclusionata capace di sciupare quanto di buono fatto nelle prime giornate di campionato con un derby maledetto e altre prestazioni incolore. E allora ecco Rossi che prova a rialzare i suoi dal ritiro di San Donato Milanese: "È un momento particolare, non catastrofico, non siamo allo sbando". Il tecnico rimette insieme i cocci e prova a pensare positivo dopo la disastrosa trasferta di Bergamo. Difende la sua creatura impallinata dalle critiche nonostante il quinto posto in classifica: "La squadra ha fatto una prestazione ordinata ma abbiamo preso il gol nel nostro momento migliore, poi ci siamo un po' persi smarrendo anche autostima e fiducia. È il momento di fare quadrato, ora bisogna reagire. Gli attaccanti a digiuno? Non è questo il problema. È ovvio che se uno è abituato al caviale, quando gli viene servito il filetto al pepe verde può rimanerci male. In alcune occasioni ci è mancato il cinismo. Anche altre squadre stanno come noi ma lì non si parla di crisi. Noi purtroppo ci portiamo dietro ancora le tossine del derby ma adesso bisogna reagire e affrontare squadre come Milan e Inter ci può aiutare". Rossi si affiderà al turn-over ma richiama i suoi la massimo impegno nonostante si giocherà davanti a pochi intimi: «Alla Coppa Italia teniamo molto, anche perché è una strada per arrivare in Europa. Cambierò qualcosa, giocherà Muslera e può essere arrivato il momento di Diakitè. Pandev sta bene». Formazione difficile da ipotizzare ma la Lazio deve essere più forte di tutto per superare questo turno e giocarsi l'eventuale quarto all'Olimpico contro la vincente tra Fiorentina e Torino. Serve la scossa anche per sfatare il tabù San Siro visto che la Lazio di Rossi non ha mai battuto una grande (Roma esclusa) e non ha mai vinto a Milano dove il successo nello stadio rossonero in campionato manca addirittura da quasi 20 anni. In Coppa, però, i biancocelesti sono passati al Meazza (gol di Fiore e Couto) nel 2003 e poi hanno conquistato il trofeo. Anche per questo c'è proprio bisogno di una bella vittoria.

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