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Mauri fiducioso «Battiamo il Milan»

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L'impresa è improba, considerando anche il tabù rossonero: la Lazio non batte il Milan a San Siro dal 5 febbraio 2004 quando, proprio in una sfida di Coppa Italia, i laziali riuscirono ad imporsi grazie ai gol di Fiore e Couto. Era la Lazio di Mancini, forte, spavalda e piena di sè, capace di imporre il proprio gioco e la propria legge su tutti i campi della serie A. Fu l'ultima volta in cui il club alzò un trofeo al cielo. «È una partita che forse non arriva nel momento migliore - ha dichiarato ieri Stefano Mauri ai microfoni del Tg2 - non facciamo punti da un po' ma magari è la volta buona che vinciamo e passiamo il turno». Il centrocampista appare ottimista, considerando anche il tabù relativo alle big. Milan, Inter, Juventus: la Lazio di Lotito non ha mai vinto una partita contro le grandi, né in Coppa Italia, né in campionato. Mauri analizza il momento attuale della squadra cercando di individuare i problemi che stanno frenando il cammino dei biancocelesti. «Partiamo un po' contratti - ammette il centrocampista - soprattutto all'inizio, e non riusciamo a esprimerci come nelle prime partite di campionato. Zarate? All'inizio gli altri non si aspettavano un giocatore così, ora lo temono, lo iniziano a studiare, conoscono le sue mosse». Al di là della sfida in Coppa Italia, il fantasista laziale si proietta alla partita di sabato prossimo in campionato contro l'Inter di Mourinho: «Contro le grandi squadre facciamo sempre ottime partite - sottolinea Mauri - giochiamo in casa, cercheremo di metterli in difficoltà. Inter in fuga? È ancora presto per dirlo, ma se dovessero ripetere il cammino dello scorso anno, sarà dura andarli a prendere». Sim.Pie.

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