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Sabato amaro per le due romane

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La vittoria, 16-13, arride al Plusvalore Gran Parma ma il demerito è tutto dei bluamaranto di Pancho Rubio, incapaci di capitalizzare a dovere i tesori di possesso garantiti dalla mischia e da una rimessa laterale dominata. Pessima la prova della mediana, incapace di scelte lucide e mai in possesso delle chiavi della partita. E se per Bocchino, protagonista di alcune iniziative interessanti, qualche attenuante c'è, sulla partita di Toniolatti il giudizio non può essere positivo. Il primo tempo finisce sul 6-3 grazie a due calci di Manawatu e uno di Gerber, anche se il dominio territoriale e di possesso della Capitolina dovrebbe produrre molto di più. Come al 31' quando, dopo un contrattacco di Manawatu attivato da un gioco di prestigio di Caffaratti, Sepe vanifica con un «in avanti» ad un passo dalla terra promessa. Gli sprechi dei romani rimettono in partita i parmensi che in apertura di secondo tempo vanno in meta con Gerber abile a sfruttare il «buco» concesso da Bocchino e Sepe. Altri due piazzati dello stesso Gerber portano lo score sul 6-16 e solo in recupero arriva la meta di Myring che fissa il 13-16. Un inutile punto in classifica e il Gran Parma che si allontana, per la Capitolina è buio pesto. A Parma contro l'Overmach Cariparma la Rugby Roma gioca la miglior partita dell'anno ma non basta a portare via una clamorosa affermazione. Un po' perché di fronte c'è la squadra che gioca il miglior rugby del torneo, molto perche l'arbitro Marrama penalizza in maniera discutibile i romani in mischia chiusa «girando» molte punizioni. Nonostante ciò i pretoriani di Bordon segnano due mete con Francesio, da calcio incrociato di Van Schalkwyk, e Todeschini, in capo ad una bella azione corale da un ovale di recupero e conducono per tutto il match, capitolando solo all85'(!) per un piazzato di Mazzariol che fissa il 22-20 finale. Peccato perché il piano di Bordon ha funzionato alla perfezione. Ollivier n.8, Aldrige flanker e il solito contributo di German e Hulme garantiscono palloni alla mediana Pinto - Van Schalkwyk, e i centri Todeschini, Man of the Match al termine, e Valcastelli sostengono con puntualità. In difesa i bianconeri sono leoni e sui punti d'incontro non cedono un millimetro. L'epilogo è amaro, ma gli applausi sono tutti per i bianconeri.

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