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Incidenti col Chelsea, Uefa apre procedura disciplinare

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Il caso, definito «di routine», verrà esaminato, assieme a diversi altri, dalla commissione di controllo e disciplina l'11 dicembre e non mette a rischio la disputa della finale di Champions il 27 maggio 2009 all'Olimpico. «Quel giorno - ha spiegato il direttore delle competizioni europee, Giorgio Marchetti - l'Uefa vorrebbe vedere uno stadio senza barriere tra i tifosi, così come è stato negli impianti dove la Champions ha vissuto il suo ultimo passaggio e così dovrà essere a Roma. Questo - ha aggiunto Marchetti - è uno dei requisiti fondamentali per gli stadi che ospitano le nostre finali: devono essere senza barriere all'interno, quindi senza separatori nelle zone di pubblico e tra le zone di pubblico e il campo». La replica del vice-presidente Figc, Demetrio Albertini: «Abbiamo la certezza che il 27 maggio si disputerà e sarà la più bella mai vista. L'impianto è eccellente - ha chiarito Albertini - quanto alle barriere, esiste un vincolo dettato da un decreto ministeriale. Ma si troverà l'equilibrio tra l'Uefa e la legge vigente in Italia».

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