«Non mi fermo più»

A Totti è bastato recuperare una condizione atletica accettabile per mostrare tutti insieme i colpi con cui ha costruito una carriera da fenomeno: assist e cucchiaio. E il «ciuccio» dedicato alla moglie Ilary. La rincorsa della Roma alla classifica che le compete è iniziata nel derby e proseguita con più forza a Lecce. Quella del capitano pure: nei suoi pensieri tanti obiettivi, personali e da centrare con la squadra. Dal Sogno della finale di Champions in casa alla scalata nella classifica dei marcatori di sempre in serie A. Domenica ha raggiunto Savoldi a quota 168 gol al dodicesimo posto della graduatoria (quella in cui si considerano anche le reti segnate nel campionato 1945-46), entro l'anno punta all'aggancio ad un suo ex compagno, l'argentino Batistuta, che ha fatto centro 184 volte. Il traguardo finale di Totti è ancor più ambizioso: superare i 200 gol totali e sorpassare un mito del calcio come Roberto Baggio che si è fermato a 205. Per adesso meglio pensare al Cluj, snodo decisivo nel cammino giallorosso in Champions. Il capitano ha deciso ancor prima di Lecce che quella in Romania dovrà essere la «sua» partita. «Il ginocchio va meglio - le parole di Totti - sono pronto a giocare sia in campionato che in Europa. È un momento troppo importante per la Roma: devo esserci». Domenica ha segnato il terzo gol stagionale ed è già diventato il capocannoniere giallorosso in campionato con appena sei presenze. Incluse le reti nelle coppe, il miglior maracatore è della Roma è Vucinic a quota sei. Il montenegrino rilancia la sfida in Champions. «Andremo a Cluj per vincere - assicura Vucinic a Sky - anche se loro sono una fortissima squadra, lo abbiamo visto all'andata: fu una lezione per noi. Poi per fortuna c'è stata la gara con il Chelsea, la vittoria ci serviva come il pane ed è arrivata». Da quella sera in poi la Roma avrebbe sempre vinto se non ci fosse stato il maledetto autogol di Cicinho a Bologna. Un'inversione di tendenza figlia del cambio di modulo. Vale lo stesso discorso fatto per Totti: non può essere un caso. Spalletti si è risollevato dopo un inizio di stagione pieno zeppo di critiche e sospetti sulla sua effetiva voglia di restare a Trigoria, ieri la Sensi è tornata nel centro sportivo per salutarlo e ringraziarlo durante l'allenamento. L'obiettivo quarto posto è lontano ma non è più utopia: il progetto futuro passa per la Champions. Intanto, è bene non salutare quella di quest'anno. Domani può bastare il pareggio per giocarsi tutto nell'ultima sfida con il Bordeaux. Una vittoria potrebbe invece aprire le porte del primo posto nel girone. A Cluj si annunciano neve e temperature sotto lo zero, ma adesso la Roma non ha più paura. Neanche del gelo.