Anche i giocatori contro gli arbitri
Poi c'è la domenica, e tutto cambia. Dopo le prime settimane di tregua, non appena gli arbitri hanno ricominciato a fare errori più o meno grossolani, i buoni propositi sono finiti nel dimenticatoio. È toccato prima a Cairo, poi ai Della Valle, a Zamparini e, infine, a Kaka Kaladze. Il difensore georgiano ha accusato senza mezzi termini Farina di essere un arbitro scarso e di aver letteralmente rubato la partita al Milan. Il tutto per non aver concesso un rigore ai rossoneri e, invece, averne dato uno dubbio al Torino. Dichiarazioni che hanno causato più di una reazione. L'amministratore delegato del Milan Adriano Galliani ha gettare acqua sul fuoco, ricordando, probabilmente, come la squadra di Ancellotti, nonostante quanto accaduto domenica sera, abbia ancora un bilancio positivo in quanto a errori arbitrali. «Stigmatizzo le dichiarazioni di Kaladze - ha detto Galliani - ma capisco che a caldo i giocatori a volte vadano un po' sopra le righe». Anche per questa tirata d'orecchie il difensore ha cercato ieri di ritrattare le accuse rivolte all'arbitro, mettendo però la classica «toppa peggiore del buco». «Sono dispiaciuto per il mio sfogo - ha spiegato Kaladze - ma ho formulato giudizi negativi sull'arbitro solo sotto il profilo tecnico». Vale a dire: umanamente è simpatico, ma ha sbagliato mestiere. Bisognerà vedere adesso come reagirà Farina, noto per il carattere piuttosto permaloso. Basti ricordare come, a febbraio, dopo essere stato pesantemente contestato dalla tifoseria catanese per l'arbitraggio contro l'Inter, abbandonò il terreno di gioco del Massimino a fine gara senza partecipare all'istituzionalizzato terzo tempo. Per adesso, le difese del fischietto di Novi Ligure sono state prese dal presidente dell'Associazione arbitri Cesare Gussoni, che ha definito «astruserie che non meritano risposta» le dichiarazioni di Kaladze. «Gli errori degli arbitri - ha aggiunto Gussoni - vengono sempre sottoposti a un tiro incrociato di critiche, cosa che non accade quando ad esempio un calciatore sbaglia un rigore». Anche Matarrese e Abete sono intervenuti per smorzare le tensioni. «Se si demoliscono gli arbitri - ha spiegato il presidente della Lega - si distrugge tutto il sistema», mentre Abete ha ribadito ancora una volta il giudizio positivo sul rendimento stagionale dei fischietti: «La partenza era stata buona - ha detto - poi ci sono stati alcuni errori, ma complessivamente gli arbitri hanno risposto bene». Alla polemica non poteva non prendere parte l'onnipresente Zamparini. Nonostante la direzione di Russo nella gara tra il Bologna e il suo Palermo sia stata impeccabile, il presidente è comunque intervenuto per sottolineare la «molta insicurezza negli arbitri perché la scuola di Collina è ancora troppo recente per avere esperienza». «Non basta essere stato un grande arbitro per essere un grande designatore - ha aggiunto - inviterei il settore arbitrale a vedere i colleghi inglesi per la serenità e per come dialogano con i giocatori».