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di GIANFRANCO GIUBILO

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L'Inter difende la vetta della classifica: non soltanto dall'assalto di una Juve che potrebbe agguantarla se le riuscisse l'impresa corsara, ma soprattutto da quello del Milan impegnato domani all'Olimpico granata, trasferta in apparenza tutt'altro che impossibile. Ma logicamente la graduatoria attuale rende più serena la capolista, che il suo vantaggio può gestirlo senza particolari frenesie, anche se il livello emozionale della sfida rimane altissimo. Non era partita bene la Juve, che Claudio Ranieri ha saputo rimettere in carreggiata con la saggezza di sempre, recuperando anche il «desaparecido» Tiago, tornato ai livelli di Lione. Sul piano atletico, ma anche su quello del carattere tosto, i bianconeri sono i soli quasi in linea con la corazzata di José Mourinho, che forse dà maggiore garanzie per il futuro. Lavori tattici in corso, tanto che qualche variante si potrebbe registrare fin da stasera, tipo ritorno di Quaresma, castigo in parte condonato, all'assenza di Cordoba metteranno riparo Burdisso o Materazzi. Nella Juve poche possibilità di varianti, viste le molte assenze, tra le quali quella di Buffon che la società vuole blindare anche di fronte a un'offerta megagalattica. Davanti, un Del Piero che non appanna il suo lungo momento ispirato, accanto ad Amauri, acquisto tra i più centrati, ma dall'altra parte ci sarà lo spauracchio Ibrahimovic, esentato dal mercoledì internazionale. Dopo le ruggini della prima parte di stagione, Mourinho e Ranieri suggelleranno con una stretta di mano la ritrovata armonia, come si conviene a professionisti esemplari.

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