L'Argentina sogna la prima Davis
Chiedete a Panatta se gli ha dato maggior gioia vincere nel 1976 al Roland Garros o qualche mese dopo conquistare a Santiago l'unica Davis italiana. Detto questo bisogna riconoscere che la finale di quest'anno, che si gioca da stanotte nello stadio Isole Maldinas di Mar del Plata, è una finale giusta perché mette di fronte due Paesi tra i più forti. Argentina, e Spagna oggi sarebbero tra le più forti anche con una formula più allargata e quindi più idonea ad assegnare il titolo. La Spagna ha 14 giocatori tra i primi cento del mondo (come la Francia). L'Argentina ne ha 9, più degli Stati Uniti, 8 e della Russia, 7. Purtroppo manca in questa finale il protagonista più importante, quel Nadal per contrastare il quale la Federazione argentina ha scelto di giocare su una superficie rapida e al coperto. Di regola negli incontri di Davis, dove la squadra di casa ha il diritto di scegliere la superficie, si scelgono le condizioni meno favorevoli alla squadra avversaria, prima che quelle più favorevoli alla propria. Anche se i due giocatori argentini hanno caratteristiche mano specifiche di quelli spagnoli, l'Argentina avrebbe scelto la terra battuta per affrontare qualsiasi altro avversario che non fosse la Spagna. In un certo senso gli argentini sono stati presi in contropiede dell'assenza di Nadal. Lo avessero saputo avrebbero probabilmente scelto di giocare a Buenos Aires sulla terra. Piuttosto semplice il compito del capitano argentino, Alberto Mancini (vincitore nel 1989 degli Internazionali d'Italia e finalista, battuto da Sanchez, che ora è il capitano della Spagna, nel 1991). L'esperienza di Nalbandian e i progressi di Del Potro gli hanno costruito la formazione. Emilio Sanchez ha invece dovuto scegliere tra l'affidabilità di Ferrer, che però non ha giocato bene negli ultimi tornei, e la maggiore attitudine ai terreni veloci di Lopez e Verdasco. Alla fine sarà Ferrer a giocare il primo singolare contro Nalbandian, Lopez affronterà Del Potro mentre Verdasco è stato riservato per il doppio. Il sorteggio non sarà decisivo per il risultato. Potrebbe esserlo il doppio che è ormai importante solo in Davis se gli spagnoli riusciranno a conquistare almeno un punto nella prima giornata. Nei confronti diretti Ferrer è in vantaggiio per 6 vittorie a 3 su Nalbandian ma ha perso i tre incontri giocati sul veloce. Del Potro ha battuto Lopez due volte su tre incontri ma Feliciano ha vinto l'ultima sfida. Darei l'Argentina favorita al 60-65% sperando che l'incontro non si decida nelle prime due giornate e che la Rai ce lo faccia vedere per intero.