Ora il tecnico non può più sbagliare

Difficile dare un senso di effettiva utilità a queste partite che abbracciano più o meno tutte le zone dell'atlante geografico, ma la Fifa continua a imporre i suoi criticabili punti di vista e quasi impalpabile è il potere decisionale dei club: che stipendiano i giocatori e spesso se li vedono restituire stremati o, peggio, malamente acciaccati dopo le parentesi internazionali. Qualcuno può avere superiori agganci diplomatici o forse dirigenti più capaci oltre che economicamente potenti, così che la Svezia si è adeguata di buon grado al cortese invito dell'Inter, lasciando a casa Ibra, mentre si diverte meno una Roma che deve trepidare in attesa del ritorno a casa di De Rossi, di Doni dal Brasile, di Mexes, Vucinic e Riise, pazienza per Perrotta comunque inutilizzabile a Lecce per squalifica. Quel viaggio in Puglia rappresenta infatti, per Luciano Spalletti e i suoi, un nuovo appuntamento fondamentale, dopo che l'ostacolo del derby è stato superato senza lasciare, fortunatamente, strascichi di sbornia in un tifo ragionevole. Da decidere se si riproporrà il rombo e soprattutto quali ne saranno gli interpreti, una volta accettato che ai giocatori si impone l'esigenza di pensare su ogni pallone giocato, impensabili gli automatismi proposti dalla vecchia versione. Tornerà disponibile Pizarro, vedremo come vorrà utilizzarlo il tecnico senza rinunciare alle opzioni che Julio Baptista offre sul piano realizzativo. Ma stavolta non basterà neanche una conferma occasionale, in presenza di una trasferta difficilissima: altri esami saranno decisivi, dal viaggio in Romania, al recupero con la Samp. Insomma stavolta non si potrà fare a meno di una serie di risultati utili, i soli che potrebbe dare un segnale realmente confortante per un recupero delle posizioni ambiziose alle quali, per ora, soltanto la matematica non rinuncia.