Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Maradona tra paura e polemiche

default_image

  • a
  • a
  • a

Così l'ex Pibe de Oro è apparso molto teso durante la conferenza pre-partita. Come già nel 1979 quando segnò proprio a Hampden Park il suo primo gol con la maglia dell'albiceleste, è ancora Glasgow a tenere a battesimo il Maradona-bis. Subentrato ad Alfio Basile dopo una striscia di otto gare con una sola vittoria, Maradona è atteso da un compito tutt'altro che semplice: rilanciare le ambizioni mondiali dell'Argentina. «Il nostro unico obiettivo è vincere la Coppa del Mondo, non mi interessa arrivare tra le prime quattro - le parole di Diego - ci sono molti cambiamenti da fare. È soprattutto l'approccio alla nazionale che deve essere diverso: voglio che i giocatori tornino a esere felici di indossare la maglia dell' Argentina». Di anticipazioni tecnico-tattiche non ne concede, ma fa un'eccezione per Lionel Messi, che - come Riquelme - sarà assente contro la Scozia. «Voglio che in campo Lionel si senta libero di inventare». Dopo le prime risposte «trattenute», Diego finalmente sembra sciogliersi. E quando un giornalista inglese gli ricorda il gol di mano ai Tre Leoni e le dichiarazioni di Terry Butcher - suo avversario all'epoca e oggi assistente di George Burley ct della Scozia - che non intende perdonarlo, d'incanto Maradona ritrova il piglio dialettico di un tempo. «Non mi interessa dare la mano a Butcher, dormirò ugualmente. Nessuno deve giudicarmi anche perchè voglio ricordare che l'Inghilterra ha vinto una Coppa del Mondo (1966) con un gol che non aveva oltrepassato la riga della porta».

Dai blog