Ora attenti a non perdere
Italrugby a rischio «Subprime», dunque, se non si interviene in fretta. Il massimo campionato italiano non è competitivo e i migliori prodotti del movimento vanno a giocare fuori. Le soluzioni sono sotto gli occhi di tutti, basta seguire, adattandola alla realtà italiana, l'esperienza irlandese o quella gallese. Quello che serve è la determinata volontà politica di un vertice che ha un Presidente eletto con il 96% dei consensi e il sogno di ospitare la World Cup all'orizzonte. Se non ora, quando?