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È tornata di moda la Zona Cesarini, una definizione che è ...

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Curiosamente la circostanza si è riproposta nel dopoguerra e sempre a Torino, l'11 maggio 1947. Sempre Italia ed Ungheria di fronte, sempre 2 a 2 fino ad un minuto dalla fine, finalmente risultato sbloccato a nostro favore da una rete di Ezio Loik. Da sempre si è parlato di Zona Cesarini per un gol decisivo realizzato negli ultimi secondi di una partita. Ebbene in questo campionato ben 15 partite nelle prime undici giornata sono state decise da rete realizzate allo scadere ma ben nove di queste partite si sono svolte nelle ultime due giornate, quattro nella decima ed addirittura cinque nell'undicesima. Tuttavia ad analizzare le 15 reti realizzate in Zona Cesarini in questo campionato si ricava l'impressione di una distribuzione abbastanza equa di queste soluzioni. L'Inter è la squadra che ha tratto i maggiori benefici da queste reti realizzate in extremis. Prima delle rete di Cruz contro l'Udinese, proprio nella giornata precedente i nerazzurri avevano vinto a Reggio Calabria contro la Reggina con un gol di Cordoba al 46' della ripresa. La Lazio ha ricavato tre punti dalla Zona Cesarini, uno con il gol di Simone Inzaghi che ha trasformato in pareggio una possibile sconfitta interna con il Lecce ed una rete di Foggia che le ha dato il successo contro il Catania. Un bilancio positivo per i gol realizzati o subiti in Zona Cesarini, lo presentano il Chievo e la Sampdoria con due punti conquistati in extremis, la Fiorentina, il Napoli ed il Catania che vi hanno ricavato un punto. Negativa invece la Zona Cesarini per Reggina e Lecce (meno 3 punti), Juventus e Roma (meno 2) e Udinese (meno uno). In parità invece il bilancio Bologna, Torino, Palermo e Milan. A conti fatti soltanto tre squadre (Genoa, Atalanta e Siena), sulle venti che partecipano a questo campionato non sono state condizionate, nel bene o nel male, da reti realizzate negli ultimi minuti.

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