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Luigi Salomone [email protected] L'esperienza al ...

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Quando ha saputo che avevo firmato per la Lazio mi ha chiamato e mi ha ricordato di dare il massimo nel derby». Lei ha giocato molte volte Inter-Milan. «Con entrambe le maglie. Con quella nerazzurra uno solo e finì 2-2 mentre con quella rossonera ho avuto alterne fortune. In realtà ho giocato anche Chievo-Verona ma è un derby in tono minore». Ce n'è uno che ricorda con più affetto? «Tutti quelli di Champions. Sono stati quattro e alla fine è sempre passato il Milan. C'era tanta tensione perché la posta in palio era altissima». Ha mai segnato alla Roma? «Sì nel 2006. Erano andati in vantaggio con Totti, poi pareggiai con un tiro dalla distanza. Nel finale arrivò la beffa». Chi sarà l'uomo-partita per la Lazio? «Spero di essere io». Qual è la sua spiegazione della crisi della Roma? «È accaduto lo stesso anche al Milan. Quando arrivi a grandi livelli dando anche di più rispetto alle tue possibilità, può capitare di avere un passaggio a vuoto. Cominci a perdere anche se sei convinto di essere più forte e alla fine ti accorgi dei problemi quando è troppo tardi». Che giocatore toglieresti alla Roma? «Tutti quelli che hanno grande personalità. Penso a De Rossi che in quella zona del campo è decisivo». Si accontenterebbe di un pari? «Mai, anche se dipende come si svilupperà la partita». Veniamo alla Lazio. Zarate è un campione? «Mi sono già pronunciato, per me è un fenomeno. Presto capirà che, per diventare come Kakà o Seedorf, bisogna mettersi al servizio della squadra sempre. Ha sfornato molti assist, è un istintivo e può dare la sensazione di essere egoista. Però, è talmente forte che bisogna lasciarlo libero di giocare come vuole». E Pandev? «Stesso discorso. Di campioni ne ho visti tanti e Goran è un talento vero». Quant'è importante il recupero di Rocchi? «È un attaccante straordinario che sa dare profondità al nostro gioco. Per tornare in Europa facciamo affidamento sui suoi gol». Come si schiera nel referendum sul tridente? «Sono favorevole. Rocchi, Zarate e Pandev ci possono dare tanto ma devono sacrificarsi. Ci deve essere equilibrio perché il tridente rischia di diventare un boomerang».

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