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Conti ci crede «Questa Roma può vincere»

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Dormivo e dormo poco e fumo ancora una sigaretta dopo l'altra. Oggi soffro di più perché so di non poter dare il mio apporto in campo». Sarà un derby all'insegna della non violenza, nel ricordo di Gabriele Sandri. «Il mio pensiero su questo ragazzo è quello che hanno tutti. È impensabile che un giovane si sacrifichi per andare a seguire la squadra del cuore e muoia in questo modo assurdo. I nostri sostenitori lo ricordano ogni partita, nonostante tifasse per i colori opposti. Sono rimasto sorpreso dalla reazione dei genitori che hanno vissuto la vicenda con estrema serenità. Il papà ha perfino assistito alla gara con la Lazio in curva sud. Il calcio deve essere interpretato così». Quale deve essere l'approccio dei tifosi? «Deve essere un'ora e mezza di spettacolo. Giusto che ci siano gli sfottò da una parte e dall'altra, ma tutto deve finire lì». Come si vince il derby? «Giocando in maniera intelligente e senza buttare la palla. Abbiamo la possibilità di vincerlo». Ci ricorda un suo derby? «Facile, 1977. Ho segnato un gol al volo all'incrocio dei pali e abbiamo vinto 1-0. Pulici mi odierà perché lo ricordo sempre, ma è l'unico che ho fatto alla Lazio». In questa Roma chi sente di più i derby? «Sarebbe facile dire Totti, De Rossi o Aquilani, ma anche Perrotta e Panucci. Lo stesso Pizarro, che sarà squalificato ci tiene molto». Come lo vive Spalletti? «Da romano. Sa che non è una partita come le altre. Eppure la prepara come tutte le altre partite». Chi sarà l'uomo derby? «Per la Lazio lo può risolvere chiunque. Da Zarate, a Pandev a Rocchi. Lo stesso Ledesma su punizione, ma anche noi abbiamo tanti buoni giocatori. Non giudico chi fa gol, l'importante è vincere». Per voi è una sfida da ultima spiaggia? «Sarà una partita importante, ma non è da ultima spiaggia». Sarà il primo derby senza il presidente Sensi. «Sarà sempre con noi. Era uno che lo viveva in modo particolare e come lui la signora Maria. Il fatto che ci sia lei sugli spalti ci farà sentire anche la presenza del nostro presidente. Non dimentichiamo Rosella, che ha la stessa passione del padre e che sa l'importanza che ha per noi questa sfida». Ci paragona il derby ad un cibo. «Senza dubbio l'amatriciana». E ad un film? «Per le emozioni che dà dico Il Gladiatore». Quali consigli darà alla squadra? «Parlerò a tutti cercando di stemperare la tensione e gli dirò di affrontare il derby per vincerlo».

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