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«Ecco perché ho litigato con Totti»

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Cassano parte dall'inizio, dalla miseria dell'infanzia tra le bancarelle di Bari vecchia, dove «spesso c'erano spari, macchine della polizia, ambulanze» e dove tutti lo volevano in squadra con loro, passando per il periodo della scuola, con le sei bocciature tra elementari e medie, fino alla celebrità raggiunta con l'esordio in serie A. Un capitolo importante è dedicato alla Roma. Il rapporto con Spalletti («abbassava la musica nella palestra dove ci allenavamo e io gli dissi che non poteva comportarsi così, non allenava più l'Udinese, li comandavo io, mica lui») e quello con Totti. Dall'amicizia («uscivamo insieme e facevamo strage di donne») al litigio («alla base di tutto ci fu una storia di soldi. Eravamo stati invitati a "C'è posta per te" di Maria De Filippi, il compenso totale era di dieci milioni ma il suo entourage ne voleva dare otto a lui, due a me»).

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