Società contestata La risposta: lo stadio
Ieri pomeriggio si sono presentati all'assemblea dei soci in programma a Trigoria e non hanno trovato davanti a loro la persona da cui volevano risposte e rassicurazioni: Rosella Sensi, da ieri ufficialmente presidente della Roma, non ha partecipato all'assemblea per motivi di salute. Osservato prima della riunione un minuto di silenzio per la ricordare la scomparsa di Franco Sensi, poi tra la delusione generale il vicepresidente Ciro Di Martino ha letto una lettera indirizzata da Rosella agli azionisti. «Stiamo pensando al futuro - assicura il presidente - con idee che trovano anche il consenso politico. La Roma avrà un suo stadio di proprietà, il modello sarà quello inglese». Un progetto, però, ancora in fase embrionale. I soci volevano altre risposte e le hanno cercate comunque nell'unica occasione dell'anno in cui è possibile far sentire la propria voce. Tanti gli interventi a favore dell'attuale proprietà, ma non sono mancate critiche e toni accesi. Il più duro è stato l'azionista Fabio Palma che ha accusato i dirigenti di una cattiva gestione a 360°. Acquisti sbagliati di mercato, merchandising inadeguato e stipendi troppo alti per gli amministratori che in buona parte coincidono con la proprietà sono le accuse più in voga tra gli azionisti. Nessuna domanda, invece, sull'argomento-Soros, ma probabilmente non sarebbe neanche stata accettata. A Cristina Mazzoleni, la donna addetta a far quadrare i conti giallorossi, l'onere di rispondere ai vari quesiti. E dal suo discorso appare chiaro come le prospettive della Roma siano legate ai risultati sportivi. «Se non dovessimo arrivare in Champions League - ha detto la Mazzoleni in assemblea - terremo conto del nostro grado di competitività a cui ci dovremmo rapportare». Tradotto: senza i soldi dell'Europa che conta, il budget di mercato sarà ancora più ridotto. I debiti della controllante Italpetroli condizionano inevitabilmente gli investimenti sul club giallorosso. Così la speranza per le ambizioni future si chiama «stadio». Su questo tasto ha battuto anche la Mazzoleni. «Nell'ambito delle strategie di merchandising abbiamo come obiettivo lo stadio - spiega la dirigente - modello polifunzionale per i tifosi e luogo di intrattenimento non solo in ambito calcistico. L'amministrazione politica è d'accordo ed è un progetto che vorremo realizzare a breve o a medio termine». Sulla possibilità di nuovi acquisti a gennaio c'è stata una piccola apertura: «Verificheremo le possibilità che si proporranno sul mercato» ha chiosato la Mazzoleni. Il ds Pradè, peraltro contestato a più riprese dai soci, sta lavorando per regalare un esterno a Spalletti: Guberti dell'Ascoli e Osvaldo della Fiorentina due nomi «caldi». Ma per riaccendere la fantasia dei tifosi serve ben altro. Una svolta improvvisa, magari in arrivo dall'estero.